VACCINI, G20 SCEGLIE GENOCIDIO NEI PAESI POVERI, SPERANZA SCHIERATO CON BIG PHARMA NON CON GINO STRADA

VACCINI, G20 SCEGLIE GENOCIDIO NEI PAESI POVERI, SPERANZA SCHIERATO CON BIG PHARMA NON CON GINO STRADA

Il vertice dei ministri della sanità del G20 a Roma si conclude con la scelta di proseguire sulla strada dell’apartheid vaccinale che, come ha giustamente denunciato Gianni Tognoni, sta producendo un genocidio nei paesi poveri. Mentre si dice che vaccinarsi è un dovere civile non si ottempera al dovere di garantire l’accesso ai vaccini a tutta l’unanimità. Una scelta che favorisce la proliferazione di nuove varianti e che conviene soltanto agli azionisti di poche multinazionali.

Il ministro della sanità Speranza e il governo Draghi che ospitavano il vertice hanno la responsabilità di non aver avanzato la proposta di moratoria sui brevetti.

Con la moratoria sarebbe possibile in un anno produrre a basso costo 8 miliardi di vaccini a basso costo secondo le stime di Public Citizen.

L’Italia è corresponsabile con l’Unione Europea del veto che blocca in sede di Organizzazione Mondiale del Commercio la richiesta di SudAfrica, India e altri cento paesi condivisa da scienziati, esperti, ong, movimenti per il diritto alla salute, sindacati di tutto il mondo.

Il ministro Speranza per l’ennesima volta, da ignavo, si è schierato di fatto dalla parte dei profitti delle multinazionali di Big Pharma.

L’Italia ha scelto per l’ennesima volta di non ascoltare Gino Strada che era stato tra i promotori della campagna “Nessun profitto sulla pandemia” per la moratoria sui brevetti.

E meno male che Speranza sarebbe il ministro di sinistra!

Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea


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