RIFONDAZIONE: BONOMI DIFENDE DELOCALIZZAZIONI, ORLANDO COME AL SOLITO OBBEDIRA’

RIFONDAZIONE: BONOMI DIFENDE DELOCALIZZAZIONI, ORLANDO COME AL SOLITO OBBEDIRA’

Il Presidente di Confindustria Bonomi maltratta il ministro Orlando anche al Meeting ciellino. Bonomi rivendica il diritto di delocalizzare e lancia anatemi con la solita arroganza contro la proposta di un decreto.
Il padronato se ne frega degli interessi del paese da cui è abituato a succhiare denaro pubblico.
Come per il blocco dei licenziamenti ci sembra la solita pantomima che si conclude con il ministro e il governo allineati con Confindustria. La bozza di decreto che circola è assolutamente inefficace per contrastare le chiusure delle aziende e le delocalizzazioni e salvare contemporaneamente, come sarebbe necessario, posti di lavoro e produzioni strategiche.
La legge, oltre a valere solo al di sopra dei 250 dipendenti, cosa che escluderebbe dal suo ambito di applicazione molte delle aziende attualmente a rischio chiusura(per esempio Gianetti e Timken) si limita a definire procedure meno selvagge per arrivare a chiudere.
La bozza Orlando non mette in discussione la possibilità di chiudere, non distinguendo nemmeno tra attività strategiche e non, semplicemente ne allunga i tempi e introduce penalità assolutamente insufficienti di fronte ai vantaggi economici e finanziari perseguiti da chi decide di delocalizzare.
Le ricollocazioni dei lavoratori restano aleatorie affidate come sono alla buona volontà di aziende che hanno mostrato con i licenziamenti via whatsapp in quale conto tengano i diritti e il futuro dei lavoratori.
Tanto più con un governo che a fronte del dramma occupazionale del paese non ha un piano per il lavoro e per la riqualificazione delle produzioni nazionali.
Non ci stupisce la faccia tosta di Bonomi che attacca il provvedimento come punitivo per le imprese cui attribuisce il merito della ripresa della produzione sputando nel piatto da cui arrivano le valanghe di miliardi che hanno permesso loro di affrontare la crisi e di ristrutturarsi nei prossimi anni.
Siamo a fianco delle lavoratrici e i lavoratori della Gkn che hanno organizzato per giovedì 26 alle 20.30 un’assemblea per costruire dal basso insieme ai giuristi e giuslavoristi democratici una proposta di legge seria.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Antonello Patta, responsabile lavoro del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea


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