RIFONDAZIONE: VOGLIONO ANTICIPARE ELEZIONI AMMINISTRATIVE. PAURA DELLA PANDEMIA

RIFONDAZIONE: VOGLIONO ANTICIPARE ELEZIONI AMMINISTRATIVE. PAURA DELLA PANDEMIA

ANTICIPO DELLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE? METTIAMO LE COSE IN CHIARO!

Sta circolando sempre di più l’ipotesi di anticipare la data delle elezioni comunali del 2021, legata alla preoccupazione del Ministro della Salute Speranza e del suo staff tecnico di una nuova ondata di contagi dopo la metà di ottobre.
Finora si era sempre parlato ufficiosamente della metà di ottobre come data del voto amministrativo per consentire lo svolgimento della campagna nelle città al ritorno dalle ferie estive. Invece ora si discute di anticiparle. La ragione è semplice: Speranza teme che l’irresponsabile gestione del governo Draghi delle riaperture, di cui la pessima gestione degli europei è emblema, le falle nei controlli negli aeroporti e alle frontiere, la variante delta e il ritardo nel completamento della copertura vaccinale di milioni di over 60 rischiano di produrre una recrudescenza della pandemia.
Non ci sembra che la soluzione sia quella di fare la campagna elettorale in costume da bagno ma di correggere l’impostazione del governo con misure razionali, messaggi meno propagandistici e un’intensificazione della campagna vaccinale.
Ricordiamo che le elezioni comunali ad oggi non sono state ancora fissate dopo il rinvio a causa del Covid dalla scadenza ordinaria fra il 15 aprile ed il 15 giugno con la legge di conversione 58/2021 del 3 maggio 2021, che le prevede fra il 15 settembre e il 15 ottobre 2021. Le elezioni vanno indette entro fine luglio dal Presidente della Repubblica su proposta del Governo. La decisione quindi è imminente.
Tali elezioni comunali coinvolgono più del 17 per cento del corpo elettorale nazionale: 1346 Comuni dei quali 156 superiori ai 15000 abitanti, con importanti capoluoghi di provincia e di regione oltre alla regione Calabria. Sono, quindi, una scadenza elettorale che coinvolgerà circa 12 milioni di cittadine e di cittadini.
Peraltro, per fissare la data delle elezioni nella finestra prevista dalla legge 58/2921 non serve una nuova normativa nè un passaggio formale in
Parlamento.
Come Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, pur consapevoli dei seri problemi sanitari, riteniamo che sarebbe un grave problema fissare le elezioni nelle prime date possibili dopo il 15 settembre, perché comporterebbe la consegna delle liste a metà agosto con tutti gli adempimenti connessi (raccolta firme, autenticazione delle firme dei candidati, acquisizione certificati penali del casellario giudiziale ecc.) con problemi soprattutto delle lavoratrici e dei lavoratori che tradizionalmente sono “costretti “ ad andare in ferie ad agosto, spesso tornando nelle città d’origine, e per i soggetti civici e di sinistra che vogliono partecipare non avendo apparati politici o potenti sponsor privati dietro di loro.
Proponiamo, pertanto, di fissare le elezioni comunali a metà ottobre per consentire un corretto svolgimento della campagna elettorale e favorire la partecipazione delle cittadine e dei cittadini.

Maurizio Acerbo segretario nazionale e Raffaele Tecce, responsabile nazionale Enti Locali del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea


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