Rifondazione: la falsa modifica dei “decreti Salvini”

Rifondazione: la falsa modifica dei “decreti Salvini”

Quando, nel dicembre scorso, con il ddl 130 vennero modificati i “decreti sicurezza” di Salvini, fummo in pochi a definire parziali e insufficienti i cambiamenti prodotti. A distanza di 4 mesi non solo i fatti, purtroppo, ci danno ragione, ma le stesse norme cambiate risultano infatti non applicate. lo ha denunciato dopo un attento monitoraggio in 16 città, il “Forum Cambiamo l’ordine delle cose” in cui molte realtà che si occupano di immigrazione collaborano. Questure e commissioni territoriali, per la protezione umanitaria, tribunali ordinari, continuano a ignorare le modifiche introdotte con prassi illegittime. Sarà che mancano indicazioni pratiche da parte del Viminale, ma, secondo i dati del monitoraggio, si continua a non prendere in considerazione le istanze ne le documentazioni integrative, alcune questure continuano ad agire come se la legge non fosse stata affatto modificata, lasciando migliaia di persone in un limbo giuridico ed esistenziale.
Un boicottaggio che fa il paio con il fallimento ad oggi della tanto decantata regolarizzazione di chi lavora emanata 1 anno fa. Al 16 febbraio solo il 5% delle 207 mila domande presentate aveva infatti ottenuto risposta.

Non ci stupiamo e non crediamo che questo dipenda unicamente dall’ingresso nel “governo dei migliori” di Lega e Forza Italia. Si tratta del frutto marcio prodotto anche da forze politiche che ancora si definiscono progressiste ma che non hanno alcuna volontà di permettere la regolarizzazione di chi lavora e la fuoriuscita dall’invisibilità di chi è sfruttato.

Rifondazione Comunista si unisce a tutte/i coloro che chiedono una sanatoria generalizzata di chi è presente in Italia e garanzie certe per chi richiede protezione umanitaria, che permettano di ricostruire relazioni sociali, economiche e giuridiche degne di uno Stato di diritto

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale
Stefano Galieni, responsabile immigrazione PRC-S.E.


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