Rifondazione: Il Covid esalta le disparità: se nasci nella parte povera dell’Italia vivi di meno. Lo dice il CNEL

Rifondazione: Il Covid esalta le disparità: se nasci nella parte povera dell’Italia vivi di meno. Lo dice il CNEL

Martedì prossimo sarà presentata al Governo e al Parlamento la Relazione 2020 del CNEL sui livelli e la qualità dei servizi nella Pubblica Amministrazione, da cui si conferma un quadro impietoso.

Il Covid ha accentuato un divario già esistente fra Nord e Sud, con ripercussione sulla “speranza” di vita che, mentre a livello nazionale continua ad essere fra le più alte di Europa, crolla nel Mezzogiorno, arrivando ad una differenza che arriva a 10 anni fra i territori più disagiati e quelli più avvantaggiati.

La pandemia ha avuto “un effetto dirompente su tutti i servizi pubblici, sia a livello centrale che locale, accentuandone le criticità e facendo emergere le fragilità del sistema”.

La qualità dei servizi pubblici incide sulle stesse possibilità di vita delle persone.

Ora se ne accorgono anche i responsabili dello sfascio, come il Ministro Brunetta, immemore di sé.

Le risorse, a partire da quelle del Recovery Fund, devono essere utilizzate per riequilibrare una disparità inaccettabile dal punto di vista politico, sociale e umano.

Investire su scuola, sanità, welfare, infrastrutture, a partire dalle regioni del Sud, non è una contrapposizione fra territori ma risponde alla necessità di affrontare la crisi economica e sociale, di ricucire l’Italia secondo una visione e una prospettiva mediterranea.

Praticare l’opposizione, costruire l’alternativa. Il tempo è ora!

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale PRC-S.E.
Tonia Guerra, responsabile campagna “No autonomia differenziata” PRC-S.E.

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