La scuola in salsa regionale: il caso pugliese ‘Meglio prevenire che curare’. Appunto

La scuola in salsa regionale: il caso pugliese ‘Meglio prevenire che curare’. Appunto

La scuola e le famiglie pugliesi continuano a subire i provvedimenti contraddittori e inefficaci con cui il governo della regione Puglia scarica sulle loro spalle la propria irresponsabilità e approssimazione.

Dopo la scuola variamente “a la carte” dei mesi scorsi, è arrivata l’ordinanza del 20 febbraio con cui si disponeva la didattica a distanza per tutti gli ordini di scuola, tranne i casi di estrema necessità.

Il Tar Puglia, con decreto d’urgenza, ha annullato il provvedimento, per assenza di motivazioni sufficienti a giustificare “lo scostamento dal livello nazionale” e per un “vizio logico-argomentativo”.

Il Presidente Emiliano emana una nuova ordinanza e l’assessore Lopalco scopre che “è meglio prevenire che curare”.

Siamo d’accordo: ma davvero l’unica prevenzione è chiudere le scuole?

Quello che sta succedendo è molto lontano dalle necessità reali, di un servizio sanitario pubblico e uniforme e di una scuola sicura: la conflittualità Stato-Regioni e le smanie di protagonismo dei cosiddetti “governatori” sono solo un assaggio di ciò che può succedere se andasse in porto il progetto scellerato di regionalismo differenziato, reclamato contro ogni ragionevolezza da alcune regioni, rispetto a cui la composizione dell’attuale governo a trazione nordica di destra ci allarma ancora di più.

È da sottolineare il richiamo della sentenza al diritto all’istruzione che “la Repubblica deve garantire su tutto il territorio nazionale … la cui definizione spetta allo Stato, anche quando la realizzazione competa a Regioni e Enti locali”.

Da tempo rivendichiamo misure non rinviabili per conciliare due diritti indissolubili, allo studio e alla sicurezza: dimezzamento del numero di alunni per classe, aumento degli organici, adeguamento degli spazi, medicina scolastica, potenziamento del trasporto pubblico, centralità della scuola pubblica e risposte adeguate alle difficoltà della scuola del sud.

Per questo aderiamo alle mobilitazioni di questi giorni in difesa della Scuola della Repubblica: sicura, per tutti e tutte.

Loredana Fraleone, responsabile nazionale Scuola
Tonia Guerra, responsabile campagna No Autonomia differenziata
Rifondazione Comunista

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