Rifondazione Comunista: Piena inclusione a scuola per alunni/e disabili

Rifondazione Comunista: Piena inclusione a scuola per alunni/e disabili

Loredana Fraleone*

 

Una delle grandi conquiste degli anni ’70, è stata la legge 517 del 1977, che ha consentito l’integrazione scolastica di alunni/e con disabilità. Una legge unica al mondo, dove ancora oggi rappresenta una rarità, e che una volta tanto ci dovrebbe inorgoglire per  l’alto grado di civiltà che rappresenta.

A distanza di tanti anni si può fare un bilancio di questa legge, che inizialmente osteggiata all’interno delle scuole ha poi modificato nel tempo la mentalità di insegnanti, genitori e alunni/e, valorizzando la diversità come una ricchezza per tutti/e.

Tuttavia non sempre la legge è stata applicata nella pienezza del suo spirito, divenendo sempre più un modo di intervenire didatticamente fuori dalle classi, vanificando l’elemento della socialità e dando all’insegnante di sostegno la funzione impropria di occuparsi unicamente dei singoli alunni, invece che svolgere il prioritario compito d’integrazione come docente di tutta la classe.

La pandemia tra i tanti problemi ha evidenziato anche quelli che riguardano la corretta applicazione dell’integrazione, problemi che sono stati aggravati come tutti gli altri. E’ perciò importante che numerose associazioni che si occupano dell’integrazione abbiano indetto un flashmob on line per rivendicare il diritto allo studio di alunni/e disabili.

Sabato 13 alle ore 12  aderiamo perciò al flashmob on line: #NoEsonero

 

*Responsabile Scuola Università Ricerca PRC-S.E.


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