Acerbo (Prc-Se): ministero transizione ecologica, in Francia un fallimento. Cercate un’altra scusa

Acerbo (Prc-Se): ministero transizione ecologica, in Francia un fallimento. Cercate un’altra scusa

Il ministero della transizione ecologica in Francia, nato nel 1971 come “ministero dell’Ambiente, durante la “corsa al nucleare nella Francia di Pompidou, ha assunto la nuova denominazione nel 2017. Una decisione di Macron, colui che è stato soprannominato “il presidente dei ricchi” da sinistra, gilet gialli, sindacati, movimenti. Scopro dunque in questi giorni che il presidente ultraliberista francese sarebbe il punto di riferimento di M5S e LeU.

Grillo ha inventato un partito che si presentava come antisistema per proporre un ministero ideato dal principale riferimento europeo di Renzi. E che dire dell’entusiasmo di LeU?

Ormai alla propria base si raccontano barzellette.

Il fallimento di operazioni di marketing come l’intitolazione del ministero lo testimonia la sentenza con cui lo scorso 3 febbraio un tribunale ha condannato il governo francese per non aver intrapreso le azioni necessarie ad affrontare l’impatto della crisi climatica. Davvero un successone questo ministero della transizione!

È evidente che una svolta ambientalista c’è se il programma di un governo effettivamente la propone.

Rientrano nella transizione ecologica il proseguimento del cantiere tav in Val di Susa o del progetto Tap?

Cari M5S e LeU, se cercate una scusa per votare si al banchiere cercatela più credibile. Non è certo Macron, il modello di Renzi, un esempio di politica ambientalista e di sinistra.

Chi è di sinistra, e contro una politica al servizio dei più ricchi e potenti, dalla Francia può trarre altri esempi positivi, quelli della protesta dei gilet gialli e soprattutto lo sciopero generale a oltranza che ha costretto Macron a ritirare la sua riforma delle pensioni.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

ecol12

 


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