
Acerbo (Prc-Se): armi nucleari, l’Italia non ha firmato il trattato
Pubblicato il 23 gen 2021
Ieri è entrato in vigore il trattato ONU per la messa al bando delle armi nucleari. E’ una vergogna che l’Italia, nonostante l’articolo 11 della Costituzione, non l’abbia firmato come gli USA e tutti i paesi della NATO che continuano a rappresentare la maggiore minaccia alla pace mondiale con una spesa militare enorme. Nei mesi scorsi abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare attraverso la senatrice Paola Nugnes ai ministri degli esteri e della difesa. Con quale faccia Pd, M5S e LeU firmano gli appelli proposti dall’ANPI se poi negano così platealmente i principi costituzionali? Rifondazione Comunista torna a chiedere che l’Italia aderisca al trattato, che finalmente si liberi il nostro paese dalla presenza delle bombe atomiche statunitensi ed esca immediatamente dal programma nuclear sharing della NATO che prevede l’addestramento dei caccia al bombardamento nucleare.
Il Pci di Berlinguer si batteva per il disarmo nucleare, quelli che lo hanno sciolto hanno abbandonato oltre alla difesa dei lavoratori anche la lotta per la pace.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Gregorio Piccin, responsabile pace, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
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