Verso le elezioni amministrative

Verso le elezioni amministrative

Nella primavera 2021 (ordinariamente fra il 15 aprile ed il 15 giugno) sono previste importanti elezioni comunali che riguardano 1274 Comuni (su un totale di 7903) di cui 119 in comuni superiori ai 15.000 abitanti, 20 capoluoghi di provincia (di cui 6 capoluoghi di Regione) ed in particolare Torino, Milano, Trieste, Bologna, Roma, Napoli, per limitarsi ai capoluoghi regionali.

Per il 14 aprile sono, inoltre, fissate le elezioni regionali in Calabria.

Sulla base del prevedibile andamento della pandemia in atto e dei tempi dell’importante piano vaccinale, avanziamo una prima proposta di civiltà, di tutela del diritto alla salute e di risparmio di spesa: applicare la legge sull’ELECTION DAY, unificando le date appena le condizioni sanitarie rendano possibile una vera campagna elettorale di partecipazione delle/dei cittadine/i, di raccolta firme sui territori, di incontri in presenza e di comizi, ecc.

Questa campagna elettorale amministrativa rischia di essere segnata dalla sovradeterminazione del quadro politico nazionale con accordi che prescindono dai programmi e dalla realtà dei territori. In questo quadro bisogna prepararsi a fronteggiare un richiamo al voto utile che, tra l’altro, non ha alcun fondamento in un sistema elettorale a doppio turno. 

Si tratta di mettere in campo da subito come PRC-SE un lavoro di costruzione dal basso di programmi legati alle lotte sociali e ambientali locali di comitati e di movimento che riaffermino il tema degli Enti Locali come enti di prossimità che devono garantire diritti e servizi alle cittadine ed ai cittadini.

La nostra visione è contrapposta a quella di una politica locale subordinata alle compatibilità delle politiche nazionali economiche ed istituzionali, tese ad annullare l’autonomia dei comuni e alla logica di regionalismo differenziato, previsto nelle intese con alcune regioni e sostenuto da forze di maggioranza e di opposizione, che tradisce il senso dell’articolo 5, l’unità e l’indivisibilità della Repubblica, minando l’uguaglianza dei diritti e la partecipazione popolare e aggravando la divisione nord/sud del paese.

Il PRC-SE lavora alla costruzione di liste e/o di coalizioni ampie che, a partire dalla presenza del PRC SE o di liste consolidate da noi storicamente promosse (es. Milano in Comune) uniscano la sinistra antiliberista e realtà civiche, femministe, ambientaliste e popolari, coalizioni chiaramente alternative al PD ed al governo Conte o  alla riproposizione dell’asse governativo PD- 5 stelle, coalizioni e liste larghe ed unitarie, candidate/i credibili ed espressione di lotte sociali, anche per superare gli sbarramenti antidemocratici esistenti e poter eleggere nostre/i consigliere/i.

In questo lavoro é importante l’interlocuzione con la Rete delle Città in Comune per portare avanti progetti locali con un respiro nazio

Nelle prossime elezioni regionali e amministrative  – nelle forme proprie di quel tipo di consultazioni in cui contano molto le specificità territoriali – lavoriamo per la costruzione di liste e coalizioni alternative alle destre e al polo di governo PD-M5S.

E’ pertanto determinante spezzare con l’iniziativa politica locale ogni ipotesi centralistica e filo governativa delle scelte elettorali amministrative, lavorando, ad esempio all’emersione delle contraddizioni dell’area dei 5 stelle ed al recupero sociale e dal basso delle istanze popolari di cambiamento radicale e di rinnovamento reale della politica, come da più parti già stiamo facendo.

Lavoreremo nelle prossime settimane a definire alcune priorità programmatiche da declinare localmente, partendo dalle campagne di mobilitazione nazionale portate avanti nei mesi scorsi e da tanti ODG presentati e talvolta approvati nei Consigli Comunali:

- creare localmente un ambiente economico e sociale che favorisca la creazione di posti di lavoro, affermi un welfare di prossimità e si basi su un reddito per tutte/i, rendendo meno ricattabile il precariato.

- una nuova politica dell’abitare, che dopo il blocco degli sfratti permetta l’utilizzo, molto superiore a quanto previsto, dei fondi europei per un piano dell’edilizia residenziale pubblica e per l’utilizzo, nell’immediato, per patrimonio pubblico inutilizzato compatibile con la residenza e di quello privato non abitato.

- una grande priorità ambientalista e di valorizzazione urbanistica ecocompatibile del territorio nella riorganizzazione delle città;

- un nuovo modo di vivere e di organizzare la vita collettiva che parta dalla necessità di affermare la differenza di genere.

Nei prossimi giorni sarà inviato a tutte le organizzazioni del partito un questionario sulle prossime elezioni amministrative e si avvierà un forum programmatico da sviluppare con il coinvolgimento di tutti i territori.

documento approvato dalla Direzione nazionale con tre astenuti


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