Citto Maselli: Macaluso, un compagno di vita e di lotte

Citto Maselli: Macaluso, un compagno di vita e di lotte

Con Macaluso perdo un altro compagno di vita e di lotte. Siamo sempre stati su posizioni diverse, sia nel Pci sia dopo il suo scioglimento, ma questo non ci ha impedito di continuare a volerci bene, fin da quando a metà degli anni ’50 lavorammo insieme alla preparazione di un film sullo sfruttamento degli zolfatari a Lercara Friddi. Lo voglio ricordare con alcune sue parole pronunciate ai funerali di Valentino Parlato: “chi vuole capire meglio cosa è stato il comunismo italiano lo può fare attraverso le biografie delle persone… sono biografie molto, molto diverse, storie sociali e culture diverse… ma questa è stata la molla del comunismo italiano: la ribellione, il fatto di non accettare l’esistente, di pensare che l’esistente poteva essere cambiato e che per cambiarlo bisognava organizzarsi e organizzarsi voleva dire stare insieme, per ribellarsi non bastava la ribellione dove vivevano ma bisognava ricollegarsi non solo nazionalmente ma al mondo… la grande verità del comunismo italiano è che è stato un comunismo che ha guardato sempre al mondo, ritenendo che l’emancipazione, la lotta per dare un nuovo ruolo alla classe operaia, ai lavoratori, al mondo del lavoro nel nostro paese era la stessa lotta dei contadini cinesi o dei braccianti del Venezuela… e la caratteristica del comunismo italiano è stata quella di costruire una cultura politica di massa … ed è stata questa la grande forza della democrazia italiana. Oggi sono solo piccole minoranze che combattono ancora per quelle idee fondanti del comunismo italiano….”. Ciao compagno Macaluso.
Citto Maselli

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