Una lettera di Citto Maselli a Il Riformista

Una lettera di Citto Maselli a Il Riformista

Caro Sansonetti, 
ti ringrazio molto per l’intervista pubblicata molto bene e ringrazio anche Susanna Schimperna per la correttezza con cui ha sostanzialmente riportato le mie parole. 
 
Nel testo ci sono alcuni errori (non ho mai fatto parte della Sinistra cristiana, e neanche mio padre), inevitabili in una intervista così lunga. 
Ti chiedo però il favore di pubblicare questa mia lettera per una precisazione relativa ad un disguido presente nel testo, dovuto sicuramente a una svista ma come puoi capire per me molto importante. 
 
Ad un certo punto dell’intervista la giornalista dice “Lei ha preso la sua prima tessera comunista nel ’44 e l’ultima con Fausto Bertinotti”.
 
Evidentemente nella oggettiva difficoltà di una lunga intervista telefonica non ho sentito bene la domanda perché altrimenti avrei reagito subito. Io ho preso la tessera del Pci dal 1944 fino al suo scioglimento e poi la tessera del Partito della Rifondazione comunista fin dalla sua nascita con segretario Sergio Garavini. L’ultima tessera “da comunista” è quella di Rifondazione comunista del 2020 – con segretario Maurizio Acerbo – e solo perché non ho potuto ancora prendere quella del 2021. 
 
Ti ringrazio ancora, nella certezza che pubblicherai questa mia precisazione.
Citto Maselli 
 
 

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