Tre operai morti alla Sabino Esplodenti. Non basta il cordoglio
Pubblicato il 22 dic 2020
Il Piano di Emergenza Esterno, sulla base dell’Art.23 comma 6 del D.lgs.105/2015, deve ricevere massima divulgazione tra la popolazione che deve sapere cosa fare in caso di incidente. Deve essere pubblicato sul sito WEB dei comuni interessati con la massima visibilità. In queste ore sono andato sul sito del Comune di Casalbordino ma non sono riuscito a trovarlo. neanche con il motore di ricerca in google. A questo punto mi è venuta spontanea una domanda: esiste? È aggiornato? Spero che ci sia ma, in ogni caso, dovrebbe essere facilmente reperibile da qualsiasi cittadino anche non esperto di internet.
Anche le prefetture dovrebbero fare il massimo per sensibilizzare la popolazione sul tema della sicurezza: purtroppo sul sito della Prefettura di Chieti devo constatare che la pagina sui Piani di Emergenza Esterni è ferma al 2008 (!).
Mi chiedo, poi, se il Rapporto di Sicurezza per la Sabino Esplodenti esiste ed è stato approvato? Se sì, è aggiornato secondo la tempistica dettata dal D.lgs.105/2015 e, cioè, almeno ogni 5 anni? Quali contenuti ha?
Il Piano di Emergenza Interno per la Sabino Esplodenti esiste ed è stato approvato? Se sì, è aggiornato secondo la tempistica dettata dal D.Lgs.105/2015 e, cioè, ogni 3 anni? È stato aggiornato, come impone l’art.20 comma 3 del D.lgs.105/2015 “previa consultazione del personale che lavora nello stabilimento, ivi compreso il personale di imprese subappaltatrici a lungo termine, ad intervalli appropriati, e, comunque, non superiori a tre anni. La revisione tiene conto dei cambiamenti avvenuti nello stabilimento e nei servizi di emergenza, dei progressi tecnici e delle nuove conoscenze in merito alle misure da adottare in caso di incidente rilevante.“?
Non mi dilungo, poi, sugli altri obblighi derivanti dal D.lgs.105/2015 come esercitazioni (sia per il pubblico sia per i lavoratori), ispezioni, reporting da parte degli enti pubblici. Sono stati rispettati?
Spero che l’inchiesta della Procura di Vasto faccia luce su tutte le questioni che direttamente o indirettamente possono aver giocato un ruolo sulla vicenda e spero che tutto sia in regola.
In generale ritengo che in Abruzzo la questione della direttiva Seveso sulla prevenzione degli incidenti sia assolutamente sottovalutata da parte di prefetture, comuni e altri organi della pubblica amministrazione quando vi dovrebbe essere non solo un’applicazione ferrea degli obblighi, delle tempistiche ecc ma anche una gestione pro-attiva del rischio assieme a cittadini e lavoratori.
Qui l’elenco di tutti gli stabilimenti a rischio in Abruzzo (elenco del Ministero dell’Ambiente aggiornato al settembre 2020) : https://www.minambiente.it/
Concludo ricordando che della Sabino Esplodenti Rifondazione Comunista si era occupata già nel 1994 con un’interrogazione alla Camera (primo firmatario Totò Saia) riguardante una partita di T4.
* segretario nazionale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
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