Terremoto 1980: alle emergenze risponde sempre la solidarietà sociale

Terremoto 1980: alle emergenze risponde sempre la solidarietà sociale

Il 23 novembre di 40 anni fa, un terremoto di elevata potenza ma non eccezionale rase al suolo numerosi paesi dell’Irpinia e del nostro disperato Sud.

Si scatenò il solito sciacallaggio mediatico e politico, rotto dal Presidente della Repubblica partigiano, il compagno Sandro Pertini.
Ma si formarono immediatamente gruppi di solidarietà che andarono a strappare dalle macerie morti e sopravvissuti, a fornire cibo e conforto, che si sostituirono ad uno Stato latitante. E ci fu soprattutto un “soccorso rosso” di solidarietà militante, che allora, precedendo su una scala enormemente più grande quelle che negli ultimi anni sono state le “brigate di solidarietà attiva”, si gettò anima e corpo per salvare almeno una persona o a non lasciare nessuno da solo. Arrivarono in Irpinia o raccolsero ogni genere di aiuti migliaia di comuniste e comunisti. Del Pci come di quella che veniva definita “nuova sinistra”. La storia ufficiale oggi li dimentica
Diversità comunista era ed è anche questo. Non c’è partito, non c’è sinistra se non è sociale e solidale.

IrpiniA


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