Tornare al proporzionale

Tornare al proporzionale

di Giampiero Cannas segretario Prc Olbia Tempio -
«Il dibattito sul presidenzialismo emerge quanto più i governi fanno politiche antipopolari e quindi più si rifugiano nella personalizzazione della politica, nel “teatro” della politica. Noi diciamo «no» al presidenzialismo e diciamo «sì» invece ai referendum abrogativi senza quorum e a quelli propositivi, e al sistema elettorale
proporzionale: invece che centralizzare il potere noi vogliamo che ne venga dato di più al popolo». Paolo Ferrero

caro segretario,

sono assolutamente d’accordo con il tuo pensiero : l’unico metodo elettoraleveramente democratico che si conosca è il sistema proporzionale, poiché consente  al popolo di avere suoi rappresentanti in parlamento, nella percentuale equivalente ai consensi ottenuti. Quindi, battiamoci per il ritorno al proporzionale puro, senza sbarramento, e non facciamoci infinocchiare dalle elucubrazioni dei politici di turno.

In un paese veramente democratico,  il parlamento viene costituito da uomini del popolo  che rappresentano tutte le classi sociali e tutti i territori della nazione. Invece, in contrasto con i codici della democrazia, il sistema elettorale attuale (sbarramento/maggioritario/ proporzionale con premio di maggioranza ) permette ad una minoranza di trasformarsi in maggioranza (legge truffa) e di decidere le sorti del paese, magari trasformando persino la costituzione.

Un parlamento veramente democratico dovrebbe mantenere vuoti gli scranni appartenenti al partito dei non votanti (il partito più grande d’Italia – 11.636.613persone (25% degli aventi diritto al voto) che hanno deciso di non dare il loro assensoa nessuno dei candidati) ed ogni scranno vuoto  dovrebbe corrispondere al voto contrario per ogni  legge proposta dai presenti in parlamento.

Invece, i voti non espressi vengono associati alle schede nulle (872.541- 2,47%), alle schede bianche (395.285 – 1,2%), ed ai consensi ( di persone coscienti come noi) espressi a favore di coalizioni o partiti che non hanno superato quel maledetto quorum,  inventato per impedire alle minoranze serie di avere i loro rappresentanti parlamentari ( 2.444.767). Così, ben 15.349.206 ( circa 33%) persone di questo paese restano fuori dal parlamento, quindi senza nessuno che difenda i loro interessi.Perciò, il restante 67% (31.555.948), diviso in maggioranza e minoranza, consente la formazione di un Governo che raccoglie l’assenso di 20.389.476 elettori (8.644.523del PD + 7.332.972 del PDL + 2.824.065 di Monti + 1.587.916 di altri ) che rappresenta appena il 43% del consenso dell’intero elettorato (46.905.154).

Ma che democrazia è questa ? Quale paese può definirsi democratico se permettemacchinazioni legali che trasformano la minoranza in maggioranza? Sì, perché il totale della minoranza parlamentare ( 11.168.881 – M5S + SEL + LN) in aggiunta ainon rappresentati in parlamento ( 15.349.206) diventano  la maggioranza assoluta che non vuole un governo simile a quello indicato dal presidente della repubblica ed approvato da un parlamento non votato dagli elettori.

Il difficile, in un paese democratico, è raggiungere l’approvazione della maggioranza della gente comune, quel 51%  che nel nostro paese corrisponde  a circa 24 milioni di elettori, cosa di cui non gode questo ennesimo governo di “larghe intese” fra i destroidi della seconda repubblica, che vogliono difendere interessi e privilegi accordandosi su codicilli antidemocratici che rendano legale il consolidamento del potere dello stato in mano a lobby massoniche, piduiste e mafiose.

Saluti.


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