Rifondazione “Governo, Regioni e Confindustria dichiarano di voler contrastare la pandemia, ma vogliono solo introdurre l’autonomia differenziata. Solo una sanità pubblica diffusa può rimettere in salute il Paese”

Rifondazione “Governo, Regioni e Confindustria dichiarano di voler contrastare la pandemia, ma vogliono solo introdurre l’autonomia differenziata. Solo una sanità pubblica diffusa può rimettere in salute il Paese”

La continua produzione di DPCM è inversamente proporzionale alla capacità politica e scientifica con cui, Governo e Regioni si sono preparati ad affrontare la seconda fase della pandemia. La sanità pubblica è assediata da Confindustria e dagli egoismi delle regioni più interessate ad approfittare di questa fase per ottenere l’autonomia differenziata, inserita nella legge di stabilità che a contrastare la pandemia.

Rifondazione Comunista ritiene urgente che, con provvedimenti di emergenza, si potenzino i servizi territoriali, la presa in carico domiciliare, i percorsi diagnostici e terapeutici territoriali, sia Covid che non Covid. Chiediamo al ministro Speranza che venga assunto con provvedimento di urgenza, in deroga alle norme e direttamente il personale sanitario necessario, partendo dal riconoscimento agli oltre 3000 infermieri e medici con titoli conseguiti all’estero, assumendoli immediatamente come risorsa già preparata.

Facciamo presente che la cifra di 50mila infermieri è più che sotto-stimata perché fa riferimento a standard di assistenza ridotti negli ultimi due decenni oltre a non considerare le centinaia di ospedali chiusi, oltre a non considerare il territorio deprivato di strutture e personale.

Anche perché questa cifra si riferisce principalmente agli ospedali non considerando il territorio anch’esso tagliato di strutture, magari si potrebbero riaprire gli ospedali chiusi recentemente e farne Rsa pubbliche, piuttosto che requisire le Rsa private che non garantiscono la preparazione professionale adeguata.

Urgenti sono provvedimenti per la sanità territoriale mettendo i medici di base nella condizione di poter operare in sicurezza per loro è per i propri pazienti.

36,7 sono i miliardi di tagli fatti in un decennio alla sanità con la responsabilità sia del centro-destra che del centro-sinistra che si sono alternati al Governo!

Adesso basta, là si smetta con i balletti tra ministri e Confindustria e si assumano provvedimenti che mettano in sicurezza il Paese, le persone, garantendo servizi adeguati ed un reddito a tutte e tutti

Rosa Rinaldi, Segreteria Nazionale PRC-S.E.


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