
Grecia: importante condanna dei neo-fascisti di Alba dorata
Pubblicato il 7 ott 2020
La Corte d’appello greca ha condannato il partito neofascista “Alba dorata” in quanto ‘”organizzazione criminale”. A distanza di cinque anni dall’inizio del processo, la sentenza chiarisce il ruolo dei neofascisti greci, e condanna gli amici di Salvini e della Meloni per ciò che realmente sono.
Uno dei dirigenti di “Alba dorata”, Giorgos Roupakias, è stato ritenuto colpevole dell’omicidio del rapper antifascista Pavlos Fyssas, ucciso nel 2013 nel porto ateniese del Pireo. La Corte ha identificato la responsabilità di ben 68 dirigenti del partito di estrema destra (tra cui 18 ex parlamentari) in numerosi attacchi violenti contro esponenti della sinistra.
In queste ore, il nostro pensiero e la solidarietà vanno alle famiglie ed agli affetti delle vittime del fascismo greco.
Nel 2012, Alba Dorata era diventata il terzo partito politico della Grecia, anche grazie alla profonda crisi economica e finanziaria alimentata dalle politiche di austerità dell’Unione Europea che hanno provocato un’ondata di povertà.
Oggi più che mai, è importante combattere l’estrema destra, anche opponendoci alle politiche neo-liberiste della UE che ne sono brodo di coltura. Allo stesso tempo, dobbiamo opporci con fermezza all’odio ed alla violenza neofascista contro migranti, militanti antifascisti, dirigenti sociali, persone LGBT e combattere il loro tentativo di spargere odio e paura.
Il neofascismo non è un’opinione, ma un crimine.
Il fascismo va spazzato via sia nei tribunali, che nelle coscienze, mantenendo attiva la lotta antifascista in Grecia e nel mondo intero.
Marco Consolo
Resp. Area Esteri e Pace
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