Colpo di stato in Mali.

Colpo di stato in Mali.

Soumalia Diawara

È arrivato dopo mesi di manifestazioni di protesta da parte del popolo e conseguenti repressioni che hanno portato alla morte di una cinquantina di manifestanti e arresti tra studenti, lavoratori, esponenti politici ed attivisti.

Il silenzio della comunità internazionale di fronte ai massacri dell’ex regime di Ibrahim Boubacar KEITA “IBK” ha spinto i militari a procedere con la forza per far cadere il presidente.

Si poteva evitare se il presidente avesse ascoltato le richieste del popolo maliano invece di sparare sulla folla.

La richiesta era di annullare le elezioni falsificate in modo tale da far vincere il suo partito. Fu dichiarato perdente dalla commissione d’organizzazione delle elezioni, mentre i risultati definitivi dati dalla corte costituzionale, che il presidente stesso controlla nominandone il presidente, lo avevano dato per vincitore.

Sostanzialmente quindi, esercitando un abuso di potere totalitario, si è imposto dando per vincitore il suo partito.

Il popolo maliano si è riversato nelle strade per sostenere i militari che hanno fermato i massacri.

Dopo due mesi di resistenza si pone fine alla tirannia del presidente della repubblica Maliana.

Chiediamo alla comunità internazionale di stare sempre nel suo silenzio come ha fatto anche dopo i massacri dei manifestanti.

Tocca al popolo maliano di decidere nelle urne quale sarà il futuro del Mali martoriato e umiliato.

Onore ai caduti della resistenza sotto i proiettili del tiranno Ibrahim Boubacar Keita “IBK”


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