Adesione al Presidio di Pro-choise , rete italiana di contraccezione e aborto al Ministero della Salute

Pubblicato il 1 lug 2020

In italia da anni sopportiamo una contraddizione insopportabile, quelle fra una legislazione che riconosce in teoria la piena autodeterminazione della donna e una prassi operativa della L.194 che tramite la obiezione di coscienza di fatto crea ostacoli continui e impedimenti rendendo impraticabile l’aborto in interi territori e inoltre non tiene conto nei protocolli ministeriali della indicazione dell’art. 15 della 194, che fa riferimento alle tecniche più efficaci e più aggiornate.

Per questo pensiamo che in Italia l’aborto debba essere garantito e sicuro e in particolare si debba intervenire sulle modalità dell’aborto farmacologico che in Italia è poco praticato non a caso alcuni limiti messi per motivi medici, come il ricovero di tre giorni o la somministrazione entro 7 settimane nascondono pregiudizi ideologici e devono cadere.

Per questo aderiamo convintamente come Partito della Rifondazione Comunista al presidio di domani.

Maurizio Acerbo Segretario Nazionale PRC-S.E.
Rosa Rinaldi, Responsabile organizzazione PRC-S.E.