Sosteniamo lo sciopero USB dei braccianti, a fianco di chi alza la testa e non accetta le prese in giro
Pubblicato il 14 mag 2020
Rifondazione Comunista sostiene e appoggia la mobilitazione lanciata dall’USB per il 21 maggio in aperta contrapposizione al decreto che regolarizza temporaneamente le braccia e non le persone. Occorre che l’intero mondo sindacale, l’associazionismo realmente antirazzista, quello che resta di una società democratica non accettino la pantomima di una finta regolarizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori migranti che esclude la maggioranza degli aventi diritto, lascia inalterate le condizioni di sfruttamento, ignora l’emergenza derivante dalla pandemia.
Il governo ha scelto ancora una volta di mantenere i/le migranti sotto il ricatto del permesso di soggiorno legato a un contratto di lavoro, lasciandone una parte significativa in una condizione forzata di illegalità che li consegna ai caporali e allo sfruttamento più bestiale. Evitateci l’ipocrisia di farlo passare per un provvedimento per gli immigrati, è un provvedimento a favore delle imprese. Non ci commuovono le ministre che piangono e pensiamo che sia doveroso schierarsi al fianco di chi alza la testa e non accetta una presa in giro.
Come partito saremo ovunque lavoratori e lavoratrici migranti o meno, incroceranno le braccia o attueranno altre forme di mobilitazione per riportare al centro i propri diritti.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Stefano Galieni, responsabile nazionale immigrazione
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
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