Sanatoria migranti? da Bellanova a Salvini, a guadagnarci è sempre il padrone

Sanatoria migranti? da Bellanova a Salvini, a guadagnarci è sempre il padrone

Stupisce il basso livello che raggiunge la classe politica ed economica dominante ogni volta che si parla di immigrazione. Da una parte lo spauracchio dell’invasione, dall’altra un utilitarismo che porta a cercare solo braccia. Il dibattito sulla regolarizzazione, la selezione delle categorie di lavoratori e lavoratrici da prendere temporaneamente e quelli da scartare è frutto di una logica padronale. Secondo l’ultima bozza governativa, ripercorrendo gli errori fatti in passato, sarà un “datore di lavoro” a decidere chi regolarizzare. Un padrone che potrà permettersi di far pagare al lavoratore i 400 euro richiesti per essere presi, l’importo forfettario dei contributi, di far risultare in busta paga che si lavora la metà delle ore effettive. Rifondazione Comunista ha una semplice proposta: è chi lavora che deve autonomamente potersi regolarizzare senza oneri e imponendo al datore di lavoro le spese per sanare quanto dovuto all’INPS. E poi sanatoria anche per chi oggi non lavora con un permesso per attesa occupazione che permetta anche iscrizione anagrafica e al SSN e, insieme lotta reale al caporalato e al lavoro nero. Migliori condizioni di vita per chi oggi è più ricattabile è un passaggio fondamentale per affermare il diritto ad un lavoro dignitoso per tutte/i.

Né Bellanova né Crimi quindi, serve un sindacato e una sinistra di classe che operi per l’unità di chi lavora.

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale

Stefano Galieni, Responsabile immigrazione

Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea

precedente comunicato 8 aprile:

REGOLARIZZARE TUTTE LE DONNE E GLI UOMINI MIGRANTI PRESENTI IN ITALIA SENZA SE E SENZA MA.

Sono circa 600 mila in Italia le donne e uomini migranti privi di ogni permesso di soggiorno. Persone che non potranno essere rimpatriate, a maggior ragione ora con le frontiere chiuse, che qui vivono e lavorano, la cui emersione, porterebbe anche oltre 4 mld di euro fra entrate fiscali e contributi INPS. Persone che non si possono regolarizzare, in gran parte alla Bossi Fini e ai suoi peggioramenti successivi, non hanno pieno accesso al SSN se non per emergenze nei nei pronto soccorso, non hanno diritto al sostegno necessario in epoca di pandemia. Da tempo, dal governo, emergono timide voci per provvedimenti che riguardano solo “quelli che ci servono”, in particolar modo chi  lavora nell’agricoltura.Rifondazione Comunista ha aderito alla campagna Sanatoria subito e propone una sanatoria generalizzata da realizzarsi nei tempi dovuti. Come atto urgente, legato anche alla salute pubblica reclama, il diritto di accesso per chiunque ne faccia richiesta al SSN, alle misure di sostegno al reddito, all’iscrizione anagrafica e alla sospensione: di ogni provvedimento di espulsione, delle notifiche dei dinieghi al soggiorno, dell’altrettanto arbitraria detenzione nei CPR. Che si avvii anche in Italia come sta avvenendo in altri contesti europei, un percorso che porti cittadini migranti ed autoctoni a poter vedere esigibili gli stessi fondamentali diritti.

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale,
Stefano Galieni, responsabile immigrazione
Partito della Rifondazione Comunista


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