In memoria del compagno Pietro Paolo Piro

Pubblicato il 5 mag 2020

Con immenso dolore abbiamo appreso la notizia della scomparsa stanotte del nostro compagno Pietro Paolo Piro.
Sembrava che stesse superando le conseguenze del covid19. Dopo un lungo ricovero e quindici giorni di coma era ritornato a casa da due settimane. Lo avevamo sentito felice e come sempre pieno di gioia e voglia di fare.
Non sono ancora chiare le circostanze della morte. Se ci siano state o meno lacune nell’assistenza sanitaria. Di certo quel che è accaduto fa riflettere sulle terribili conseguenze di questa pandemia.
Pietro Paolo Piro è stato un militante e un dirigente del partito sempre attivo, disinteressato, libero nell’esprimere le proprie posizioni quanto leale nell’impegno sulle scelte assunte democraticamente.
Era stato segretario della Federazione di Parma e negli ultimi due congressi nazionali era stato eletto nel Collegio Nazionale di Garanzia di cui era vicepresidente.
Il suo attaccamento al partito ha sempre coinciso con l’impegno sul terreno unitario come testimoniano il suo ruolo attivo nelle esperienze dell’Altra Europa e dell’Altra Emilia Romagna e soprattutto nell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba.
Era un comunista che non si rassegnava al senso comune dominante ma che accompagnava la propria coerenza a un’ironia e a un buonumore davvero rari.
Ricordiamo come seppe ridicolizzare una mozione leghista per la messa al bando dei comunisti nel suo comune dando vita al Partito Comunista Clandestino di Soragna e conquistando l’attenzione dei media nazionali.
Salutiamo a pugno chiuso un compagno che ci ha insegnato a mantenere il sorriso anche nei momenti di sconfitta più pesanti.
Alle sorelle e agli amici di Soragna, alle compagne e ai compagni del Prc della federazione di Parma e dell’Emilia Romagna il cordoglio più sentito di tutto il Partito a cui Pietro Paolo ha dedicato la sua vita.