CONSIGLI PER LAVORATORI AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

CONSIGLI PER LAVORATORI AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

di Claudia Candeloro*

1. IL MIO DATORE DI LAVORO VUOLE FARMI DIMETTERE, CHE DEVO FARE?
Mai dimettersi, mai. Piuttosto, aspettare di essere licenziati così, perlomeno si ha accesso al trattamento di disoccupazione (NASPI)

2. IL MIO DATORE DI LAVORO VUOLE FARMI PRENDERE L’ASPETTATIVA NON RETRIBUITA PER QUESTO PERIODO
Il datore di lavoro non può mai costringere un lavoratore a prendere un’aspettativa non retribuita. Può ricorrere nel caso agli ammortizzatori sociali, il cui preciso contenuto dovrebbe essere contenuto in un decreto in uscita domani.

3. IL MIO DATORE DI LAVORO MI METTE IN FERIE FORZATE, È POSSIBILE?
Il datore di lavoro, in casi eccezionali, può imporre al lavoratore l’utilizzo delle ferie. Quello che penso io in proposito è che non può farle utilizzare tutte, in quanto le ferie sono introdotte addirittura dalla Costituzione come istituto per garantire il ristoro dei lavoratori e non per le esigenze delle imprese. Questa questione, anche alla luce di ciò che ha detto. Il governo ieri, mi pare però controversa e sarà probabilmente oggetto di diversi contenziosi.

4. SONO IN QUARANTENA. SONO IN MALATTIA?
Chiaramente questa è una questione nuova. Secondo me sì, la quarantena può essere coperta dalla malattia.

5. SONO IN QUARANTENA. IL MIO DATORE DI LAVORO MI HA CHIESTO LA MALATTIA MA VUOLE FARMI LAVORARE IN SMART-WORKING
Questo chiaramente non è possibile. Se un lavoratore è in malattia non può lavorare.

6. SONO COSTRETTO A LAVORARE, MA IL MIO DATORE DI LAVORO NON RISPETTA LE NORME DI SICUREZZA/NON MI FORNISCE I DISPOSITIVI DI SICUREZZA
Il datore di lavoro è obbligato a fornire i dispositivi individuali di sicurezza e a rispettare la normativa. Non tutti lo sanno, ma se non lo fa ci si può rifiutare di prestare la propria attività lavorativa (avvalendosi della cosiddetta eccezione di inadempimento). Chiaramente, per evitare ritorsioni individuali, l’ideale sarebbe che tutti i lavoratori si rifiutassero di prestare la propria attività attraverso uno sciopero, e dunque con l’appoggio dei sindacati.

* avvocata del lavoro, direzione nazionale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea


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