
EMERGENZA BERGAMO – GORI E LEGA IRRESPONSABILI!
Pubblicato il 12 mar 2020
Ieri ufficialmente in provincia di Bergamo si sarebbero registrate un paio di decine di morti a causa del Coronavirus, ma tutti hanno potuto vedere che nelle pagine dei necrologi dell’Eco di Bergamo vi erano 109 necrologi a fronte della ventina che ci sono ordinariamente.
Che a Bergamo la situazione fosse gravissima, tanto da richiedere lo stato di zona rossa, era percepito da tutta la popolazione da tempo, ma le aziende hanno continuato a ricevere e inviare tecnici in Cina, Gori lanciava #Bergamo non si ferma e invitava i cittadini ad andare nei ristoranti e in centro a fare spese, Salvini ancora il 27 febbraio chiedeva di riaprire tutto.
Ma le inadempienze di ieri sembrano non servire di lezione per l’oggi e la stessa cecità e sordità si stanno riproponendo irresponsabilmente in queste ore di fronte gravissima estensione dei rischi nel mondo del lavoro.
Soprattutto non si vuole vedere l’arrivo sempre più frequente negli ospedali di 40/50 enni che non sono altro che lavoratori contagiati, non si fa niente di serio sulle condizioni di lavoro in assenza di sicurezza e sui ricatti subiti dai lavoratori, non si ascolta il grido dei lavoratori che in queste ore stanno entrando spontaneamente in sciopero.
In nome dell’economia e dei profitti si mette a rischio la vita di migliaia di lavoratori che stanno gomito a gomito nei locali di produzione e in altri luoghi di lavoro.
Il solito Gori al più arriva a proporre che a pagare siano sempre i lavoratori suggerendo le ferie forzate.
Ma è ora di dire basta! Il Prc sostiene tutte le mobilitazioni e gli scioperi spontanei già in atto e si unisce con forza alla richiesta dello sciopero generale per esigere dal governo la sospensione retribuita di tutte le produzioni non essenziali.
Antonello Patta Segretario regionale della Lombardia
Francesco Macario Segretario provinciale di Bergamo
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