Amazon: sciopero in Lombardia più importante di tutte le chiacchiere della politica spettacolo

Amazon: sciopero in Lombardia più importante di tutte le chiacchiere della politica spettacolo

Rifondazione Comunista sostiene la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori di Amazon e di tutte e tutti quelle/i che si organizzano contro le forme di sfruttamento selvaggio diffuse nell’economia delle piattaforme nei tanti settori dove il mercato del lavoro è diventato un far west senza regole e per riconquistare condizioni normative e salariali minime indispensabili per garantire una vita dignitosa. 

Lo sciopero indetto ieri dalle RSU di fattorini, driver e addetti alle consegne di Amazon per la rivendicazione di uguali trattamenti per i driver di tutte le aziende che operano nelle filiere non solo è sacrosanto ma è assai più importante di tutte le chiacchiere di una politica spettacolo incapace di restituire i diritti rubati a milioni di lavoratrici e lavoratori e di far pagare le tasse a multinazionali come Amazon.

L’alternativa alla solitudine disperata degli sfruttati raccontata dall’ultimo film di Ken Loach è la lotta collettiva per la difesa dei propri diritti.

Lo sciopero è la giusta risposta al rifiuto di aprire le trattative da parte di Assoespressi (associazione datoriale di rappresentanza) che con la solita arroganza ha dato come risposta il taglio di svariate “rotte” e di conseguenza la mancata stabilizzazione di molti lavoratori e l’aumento dei carichi di lavoro per i corrieri rimasti.

Fanno bene le RSU e le organizzazioni sindacali a rivendicare che Amazon si assuma le proprie responsabilità obbligando tutte le aziende della filiera a garantire buste paga uguali per tutti e in regola, stabilizzazioni e la riduzione dei pesantissimi carichi di lavoro.

La lotta delle lavoratrici e dei lavoratori di Amazon è un importante segnale verso i “signori delle piattaforme” che in questi anni hanno continuato a macinare profitti a spese dei diritti e della dignità di migliaia di lavoratrici e lavoratori costrette/i spesso a condizioni di lavoro insostenibili, compensi irrisori e mancanza delle basilari norme di sicurezza.

Il profitto ad ogni costo non può prevalere sui diritti e sulla salute di chi lavora. E’ ora di riempire le piazze per riconquistare diritti sociali.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale  e Antonello Patta, responsabile nazionale lavoro 

Rifondazione Comunista/Sinistra Europea

articolo su sciopero https://www.rassegna.it/articoli/scioperano-a-sorpresa-i-lavoratori-della-filiera-di-amazon


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