Nel giorno dedicato ai defunti il governo italiano rinnova il via libera agli assassini e ai torturatori in Libia

Nel giorno dedicato ai defunti il governo italiano rinnova il via libera agli assassini e ai torturatori in Libia

Il Memorandum per fermare i richiedenti asilo dalla Libia è da oggi ufficialmente rinnovato. Significa che ai 40 mila che fuggivano dalle torture, molti donne e bambini, fermati dalla cosiddetta Guardia costiera libica, se ne potranno aggiungere altrettanti nei prossimi 3 anni. Vale la pena ricordare che il Memorandum, causa diretta e indiretta di migliaia di morti in mare è stato voluto dal governo Gentiloni e dal ministro Minniti, gli stessi che invitano a costruire un fronte comune “antifascista”. Vale la pena ricordare che altre centinaia di milioni verranno versati nelle tasche di trafficanti che a tempo perso indossano una divisa. Vale la pena non credere a chi parla di incontri con le autorità libiche riconosciute, che oggi controllano solo una piccola parte del Paese, destinati a garantire i diritti umani e la chiusura dei centri di detenzione. Il governo libico, coerentemente, ha già risposto. “Le modifiche le accetteremo solo in base ai nostri interessi”. Chi fa parte di questo governo e si lava la coscienza con dichiarazioni  di comodo o mea culpa è comunque complice degli aguzzini.

Il 9 novembre scenderemo in piazza con i movimenti antirazzisti per gridare la nostra indignazione verso un governo che nei fatti non pratica una politica verso i migranti diversa da quella di Salvini e Meloni.
I lager libici non sono meno disumani se al ministero dell’interno non c’è più Salvini.
Maurizio Acerbo, Segretario nazionale PRC-S.E.
Stefano Galieni, Resp Pace, Immigrazione  e Movimenti, PRC-S.E:

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