dalla Rete delle delle Città in Comune proposta di ordine del giorno – tipo per i consigli comunali su vicenda curdi

dalla Rete delle delle Città in Comune proposta di ordine del giorno – tipo per i consigli comunali su vicenda curdi

Riceviamo e volentieri pubblichiamo invitando compagne e compagni a fare proprio il testo

Care/i

come gruppo operativo vi proponiamo questo ordine del giorno standard sulla tragica vicenda curda da presentare nei consigli comunali. Esso riprende in buona parte il testo dei compagni di Firenze e alcuni altri contributi arrivati. Nella sostanza “aggiorna” il precedente testo che era stato inviato in Rete, aggiornamento reso necessario dall’incalzare tragico degli eventi e dalla necessità di azioni concrete ed immediate
per il gruppo operativo
Leonardo Becheri

RISOLUZIONE

 

OGGETTO: Non lasciamo solo il popolo curdo.  Fermiamo l’attacco turco in Siria

Il Consiglio Comunale di………..

 

Considerata l’offensiva militare scatenata dal Governo della Turchia nel nord della Siria;

 

Considerato come questa operazione di guerra violi ogni elemento di diritto internazionale.

Considerato il ruolo che il popolo curdo, con le sue milizie, ha avuto e ha nel contrasto al terrorismo islamico dell’ISIS;

Considerata quindi l’importanza della resistenza curda a livello internazionale, non tanto sul piano simbolico, quanto su quello del sacrificio di uomini – non solo curdi – e donne morte combattendo per ideali di giustizia e libertà;

Considerate le irresponsabili dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti, per il quale la popolazione curda non andrebbe aiutata perché non avrebbe partecipato allo sbarco in Normandia durante la seconda guerra mondiale

Considerato l’esempio del processo democratico curdo, basato sulla valorizzazione della parità di genere, sul pluralismo e sul rispetto dell’ambiente, valori e pratiche che sono di fondamentale importanza ancora di più in un area come quella in questione;

 

Considerato come sindaci democraticamente eletti in Turchia siano stati destituiti con l’accusa di correlazione al terrorismo, solo perché appartenenti alla formazione progressista HDP;

 

Considerato come nell’area nord-est della Siria, da quando si è istituita un’amministrazione autonoma e democratica, non si siano mai verificati episodi di attacco armato nei confronti della Turchia;

 

Considerato come l’esempio di pace curdo andrebbe valorizzato come esempio per tutta l’area del Medio Oriente

 

Considerato come il Presidente degli Stati Uniti e quello della Turchia abbiano violato l’accordo negoziato tra l’amministrazione autonoma democratica della Siria settentrionale e orientale e lo stato turco per la tutela dell’area, permettendo di fatto a un’oasi di stabilità e coesistenza di entrare in un altro periodo di sanguinosi conflitti;

 

Considerato come i combattenti dell’ISIS responsabili di terrorismo, detenuti dall’amministrazione autonoma, provengano dalla Turchia e pertanto la richiesta di consegnare 70.000 prigionieri al governo turco appaia un’aperta provocazione alla pace internazionale;

Considerato che il nuovo conflitto sta provocando sia un fortissimo allentamento della lotta del popolo curdo contro l’ISIS e anche una dispersione dei prigionieri ISIS nell’area interessata dal nuovo conflitto, con conseguenze assai probabilmente molto gravi dal punto di vista della sicurezza non solo dell’area medesima ma di tutta la comunità internazionale, a causa appunto del rafforzamento dell’ISIS.

Che l’aggressione turca inoltre destabilizza ulteriormente tutta l’area medio orientale e apre nuovi scenari geo politici che, oltre a mettere in seria discussione le conquiste di democrazia e libertà sperimentate nell’area dal popolo curdo, rischiano di produrre conseguenze imprevedibili per l’area stessa e per il mondo intero

Considerato quindi che siamo di fronte al tentativo di cancellare di fatto la comunità democratica del Rojava e di procedere  – come sottolineato anche da numerosi esponenti politici e studiosi – ad una vera e propria “sostituzione etnica” a danno dei curdi.

Valuta positivamente

Che si stanno levando anche nel nostro paese numerose voci di sdegno contro l’aggressione turca e tese a fermare immediatamente questa azione militare, con la messa in organizzazione anche di numerose manifestazioni locali e nazionali, a cui deve andare tutto il sostegno della nostra comunità locale

Che sia stato avanzato un appello, contro l’invasione turca in questione e per il ripristino immediato della pace nell’area, da centinaia di amministratori locali, sindaci, ecc di ogni parte d’Italia

IL CONSIGLIO COMUNALE

 

Esprime tutta la sua solidarietà al popolo curdo;

Condanna senza appello l’aggressione turca e le sue già tragiche conseguenze, fra cui l’uccisione di numerosissimi civili e la creazione di nuovi profughi in fuga dalla zona di guerra

Esprime il massimo sdegno per la guerra iniziata dal governo di Erdogan con l’invasione della Siria settentrionale;

Chiede al Governo italiano di attivarsi a tutti i livelli internazionali per prendere una posizione chiara contraria alla guerra e favore della pace.

Chiede al Governo che si adoperi per l’immediata cessazione dell’aggressione turca nel nord della Siria, e che il governo italiano valuti misure urgenti e immediate come il ritiro dell’ambasciatore ad Ankara, nonché che agisca per fermare la fornitura di armi alla Turchia.

Chiede al Governo di cancellare la partecipazione alla missione Nato Active Fence ritirando i soldati italiani dal territorio turco

Chiede al Governo che simili misure vengano avanzate anche a livello di Unione Europea e in tutti gli organismi internazionali, nonché che sia adoperi per la realizzazione di una “no fly zone” nell’area interessata, la quale impedisca quindi all’aviazione turca di bombardare l’area in questione, bombardamenti già devastanti soprattutto per la popolazione civile

 

I consiglieri e le consigliere comunali:


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