Noi con Carola, loro con la troika

Noi con Carola, loro con la troika

di Maurizio Acerbo -

Noi dalla parte dei migranti e di Carola, il governo con la troika e il finanzcapitalismo

CAROLA È LIBERA! Il gip di Agrigento non ha convalidato l’arresto. Le imprecazioni di Salvini contro la giudice ci ricordano che chi è cresciuto all’ombra di Berlusconi ignora la Costituzione e lo stato di diritto. Quelle ridicole del complice Di Maio raccontano la Caporetto morale del M5S che un tempo difendeva l’autonomia della magistratura anche esagerando per rozzezza giustizialista e ora sostiene un governo che bombarda magistratura. I due non hanno avuto neanche il buon gusto di chiedere scusa per le loro campagne contro i “taxi del mare” dopo che in una commissione parlamentare il pm Patronaggio ha detto che non ci sono evidenze di rapporti tra scafisti e ong. Anzi preferiscono chiudere le audizioni per non continuare a essere smentiti.

Nelle ore in cui il governo gialloverde aizzava all’odio verso la capitana tedesca il premier Conte e il governo gialloverde si schieravano con la Germania e la Francia e davano il loro assenso alla nomina alla guida della BCE della presidente del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde e della ministra della difesa tedesca Ursula von der Leyen alla guida della Commissione Europea.

Lega e M5S si dimostrano “sovranisti” solo verso i poveri della terra e allineati con la governance neoliberista e tecnocratica dell’Unione Europea. Dalla propaganda no euro al si troika il passo è stato velocissimo.
Meritano solo pernacchie.
Salvini, Bagnai, Borghi, Rinaldi non valgono un’unghia di una donna come Carola che rischia la galera per i suoi principi di solidarietà umana.

La destra “sovranista”, nazionalista, razzista, xenofoba non rappresenta un’alternativa al neoliberismo, ma solo una variante diversa. D’altronde Orban fa parte del partito della Merkel e di Berlusconi e i paesi di Visegrad per cui tifano Salvini e Meloni si sono sempre schierati per il rigore e i parametri di Maastricht.

I due vicepresidenti continuano a sbraitare contro Carola e la magistrata mentre dovrebbero spiegare dove sia finito il cambiamento che dovevano portare in Europa.

La Commissione passa dall’”ubriacone” Junker alla Leyen, una più rigorista di Scheuble che però è per l’aumentilo delle spese militari. Nell’Eurotower ci sarà Lagarde che con Draghi campeggiava sulla copertina del libro dello scomparso Bruno Amoroso “Figli di troika” e che ricordiamo già protagonista dello strangolamento della Grecia.

Le ultime notizie sono che il commissario europeo che spetta all’Italia indicato dalla Lega potrebbe essere l’ex-ministro berlusconiano Domenico Siniscalco, vicepresidente della banca Morgan Stanley (per la serie porte girevoli tra politica e finanza).

Chi aizza contro immigrati è al servizio di quello che Gallino definì in un libro fondamentale finanzcapitalismo.

Continuiamo a batterci per l’umanità contro il neoliberismo.

P. S. : solidarietà alla gip Alessandra Vella che ha dovuto cancellare profilo facebook a causa degli insulti

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