Nomine UE nel segno della continuità dell’austerity neoliberista

Nomine UE nel segno della continuità dell’austerity neoliberista

di Roberto Musacchio

Si potrebbe ironizzare sul ministro Salvini che continua a prendersela con la capitana tedesca mentre il suo governo dà il via libera ad un’altra tedesca, presidente della Commissione Europea.
Ma il problema non è l’essere tedesche e c’è anche poco da ironizzare.
Il giro delle nomine UE si conclude nel peggiore dei modi per il merito e il metodo.

1) C’è la conferma dell’impianto liberista-austeritario certificato dalle due figure apicali per la presidenza della Commissione e della Bce.
2) Lagarde, con il suo passare dall’Fmi alla Bce evidenzia ancora di più che il funzionalismo UE è un’articolazione del capitalismo globale finanziarizzato.
3) In tal senso non siamo di fronte a nomine politiche e/o geopolitiche ma a “nomine di Sistema”. Quel minimo di “democrazia” che stava negli spitzenkandidat viene spazzato via.
4) Il metodo funzionalistico determina un mix di fattori governativi, intergovernativi, politici e geopolitici, addirittura di “genere” (a modo loro) al servizio della funzione di Sistema.
5) I governi “comandano” ma in realtà si suddividono le quote di obbedienza.
6) Il metodo funzionalistico ha usato fattori classici con nuovi innesti. L’asse franco-tedesco si rilancia ma accetta l’ingresso spagnolo oltre ai classici belgi e bulgari. L’asse popolari-socialisti resta anche se non ha maggioranza e si riarticola col protagonismo liberal-macroniano. Da questo punto di vista anche i “comportamenti personali” sono un classico innovato con Merkel che come fa spesso “prende atto” che la sua proposta per Timmermans è sconfitta e ne “accetta” una che in realtà le è più consona. Macron “facilita” questo gioco e “porta” la Bce in Francia (ma via Fmi). I “sovranisti” giocano il ruolo di chi fa saltare il “socialista” Timmermans (schiacciandosi a destra) e “avuto lo scalpo” si bevono il tutto anche partecipandoci come rivendica Conte. I socialisti vedono sconfitta la loro idea di “centralità” affidata alla formuletta “da Macron e Tsipras” che non ha mai avuto possibilità reali e si “accontentano” della solita cogestione subalterna. Per altro Sanchez si è mosso in proprio (con ulteriori problemi sulla costruzione di un governo progressista in Spagna). La presidenza del Parlamento Europeo a Sassoli se sarà è di “gestione” gradita e dà un contentino ai Democratici italiani mentre il commissario alla concorrenza con vicepresidenza è prenotato dalla Lega. I Verdi appaiono assai poco considerati e sostanzialmente non paga loro l’accettazione del quadro in cambio di una partecipazione alla gestione che non viene data.
7) L’Italia porta a casa uno stop all’infrazione in cambio di una accettazione delle raccomandazioni. Il “Sistema” riconosce sia la Lega che il Pd i quali per altro su molte cose come il ruolo del Nord, le grandi opere, la riduzione delle tasse hanno visioni non così lontane. Continuerà il giochino del dire che “contiamo meno” ma il punto vero è che il Pd nella partita infrazione non è esistito e l’idea che l’opposizione ai gialloverdi la fa Bruxelles è l’ennesima sciocchezza. Piuttosto ci sono figure italiane autorevoli che hanno saputo “colloquiare”.
8) Le mie previsioni non sono rosee anche se il quadro è quello che avevo immaginato. Il “Sistema”, con liberismo e austerità si conferma e il funzionalismo “fa politica”. L’idea che di fronte al funzionalismo la politica sia il centrosinistra da Macron a Tsipras si è confermata inesistente. Il centrosinistra sta se coincide col Sistema e gli garantisce consenso sufficiente se no c’è altro.
9) Più che parlare di crisi della globalizzazione (che mi pare un cavallo ruffiano come la crisi dell’Euro) parlerei di “crisi come funzione della gestione della globalizzazione reale”. Gli accordi possibili Trump-Cina o quelli Merkel-Bolsonaro sul Mercosur mi dicono questo. L’immagine è quella di una Idra con un corpo solo e più teste che a volte si mozzicano ma più spesso mangiano insieme.
Se così è la tenuta dell’impianto democratico per cui Carola è innocente così legato ad un’epoca altra può non tenere. E non solo per gli assalti sovranisti ma per la mutazione del Sistema. Da questo punto di vista il continuismo liberista-austeritario è purtroppo una pessima cosa.
10) Il quadro che ho descritto non consente di “fermare il mondo e scendere”. Purtroppo rende la profezia marxiana di socialismo o barbarie molto attuale. Saperlo è già un inizio.


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