Ancora sangue e morti a Gaza durante la “giornata del ritorno”

Ancora sangue e morti a Gaza durante la “giornata del ritorno”

Da un anno esatto, ogni venerdì, incuranti delle conseguenze, migliaia e migliaia di uomini, donne e bambini palestinesi, partecipano alla “giornata del ritorno”, una manifestazione settimanale al confine con Israele per chiedere a gran voce, pace, autodeterminazione e porre l’accento sul diritto a tornare in Palestina alle centinaia di migliaia di persone cacciate con l’occupazione israeliana durante le successive fasi. Un anno di manifestazioni che sono stati scanditi da repressione, bombardamenti sui civili e uccisioni soprattutto di giovani. Il macabro computo dei morti a ieri è di 259 vittime accertate, (calcolo per difetto) e di migliaia di feriti nonché di arresti, case distrutte, vite annientate. E le bombe su Gaza sono cadute anche ieri, durante “Al Ard” la giornata della terra, momento di dolore, di ricordo e di lotta mai interrotta. Quest’anno oltre che con le bombe si va aumentando il tentativo di isolare politicamente il popolo palestinese, la scelta degli USA e di altri governi di portare la propria sede diplomatica a Gerusalemme è stato l’ennesimo affronto per tentare di cancellare l’esistenza stessa della Palestina che di questa città non potrà mai essere privata. Rifondazione Comunista riafferma la propria incondizionata vicinanza al popolo e alla causa palestinese, alla comunità palestinese in Italia a tutte/i coloro che solidarizzano concretamente con questa lotta. La pace in Medio Oriente, senza una Palestina libera non sarà mai possibile.


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