Il Partito dei Lavoratori affronta una persecuzione giudiziaria al di fuori della legge

Il Partito dei Lavoratori affronta una persecuzione giudiziaria al di fuori della legge

L´azione iniziata il 23 novembre scorso dalla procura del Distretto Federale contro gli ex-presidenti Luiz Inácio Lula da Silva, Dilma Rousseff ed altri dirigenti del PT/Partito dei Lavoratori, non ha fondamento né in fatti concreti e né in prove. È il risultato di un delirio accusatorio dell´ex-procuratore generale Rodrigo Janot, che non è basato sulla legge. Questa azione, che era stata sospesa dal Supremo Tribunale Federale, è stata incamminata alla decisione definitiva il 14 novembre ed il giudice ha deciso di accettarla nel breve tempo di una settimana.

 

Contrariamente a quello che afferma con colpevole superficialità l´accusa e che il giudice ha accettato, il PT è un partito politico costituito legalmente da 38 anni; il maggior partito del paese secondo la volontà degli elettori, con una storia di servizi prestati alla democrazia, al Brasile e al nostro popolo. Un partito che, al governo, ha tolto 36 milioni di persone dalla miseria, ha estinto la fame, ha creato 20 milioni di posti di lavoro, ha fatto diventare il Brasile un paese rispettato in tutto il mondo e ha combattutto la corruzione come nessun altro governo.

 

Chi sta attuando come una vera organizzazione fuorilegge nel paese, da qualche anno, sono settori partiticizzati delle procure e della magistratura, che perseguitano il PT ed i suoi dirigenti con accuse senza testa né coda, con l´obiettivo di criminalizzare l´intero partito. Lavorano quotidianamente per escludere il PT dalla vita pubblica brasiliana, valendosi di menzogne e di abusi di potere. Stanno commettendo, collusi in maniera organizzata e gerarchizzata, un crimine contro la democrazia, contro il diritto alla libera oranizzazione politica.

 

Questi settori, con la complicità della Rete Globo TV e dei grandi media, ripetono contro il PT ciò che la dittatura ha fatto contro i partiti di opposizione. E pare che siano imitati dalla maggioranza degli elettori, che hanno accolto il discorso di odio al PT propagandato da Jair Bolsonaro. Dopo appena tre settimane dalle elezioni, Dilma Rousseff ed il nostro candidato Fernando Haddad sono stati inquisiti in azioni giudiziarie stravaganti e senza fondamento. Il nome del PT è stato coinvolto senza prove in due nuove inchieste della Lava Jato (nome del filone di inchieste sulla corruzione. ndt). Oltre a ciò, le inchieste discutibili contro Lula sono state passate irritualmente sotto la giurisdizione della sostituta del giudice Sergio Moro, con una manovra scandalosa.

 

I nuovi attacchi giudiziari al PT si verificano in concomitanza alla richiesta di archiviazione da parte del Procuratore Generale dell´azione contro l´attuale ministro Moreira Franco, uno dei capi del golpe dell´ impeachment; e anche all´archiviazione di azioni contro membri del MDB e del PSDB avviate nel Supremo Tribunale Federale; il giudice si rifiuta altresì di presentare denuncia contro Michel Temer; tutti casi giudiziari e crimini abbondantemente documentati da prove, al contrario di ciò che accade nelle accuse contro il PT.

 

Vogliono conquistare con furbizia quello che non sono riusciti a fare con il voto, poiché il PT si é mostrato ancora una volta come la maggior forza poltica del paese, nonostante le menzogne e la persecuzione. Non riusciranno a distruggerci, perché la nostra forza viene dal popolo, non dalle decisioni giudiziali o dalle campagne mediatiche. L´arbitrarietá di questi settori compromette l´immagine del Brasile e, più grave ancora: mina le regole democratiche, lo stato di diritto, il principio costituzionale della presunzione di innocenza e le proprie basi della magistratura, che ha come principio l´imparzialità.

 

Il PT denuncerá con tutti i mezzi questa ulteriore violenza. Il PT convoca il popolo e tutti i democratici a resistere a questa reiterata aggressione.

 

COMMISSIONE ESECUTIVA NAZIONALE DEL PT

 

San Paolo, 23 novembre 2018


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