Negare l’accesso alla mensa, allo scuolabus, all’asilo nido ai bambini non comunitari è un atto di barbarie!

Negare l’accesso alla mensa, allo scuolabus, all’asilo nido ai bambini non comunitari è un atto di barbarie!

Silvana Cesani

E’ questo quello che sta succedendo a Lodi da più di un mese dopo che la nuova giunta leghista e di destra ha deciso di cambiare il Regolamento Isee, strumento attraverso il quale si può accedere ai servizi sociali e scolastici con tariffe agevolate in relazione ai proprio reddito. La modifica ha riguardato solo gli stranieri non comunitari: oltre all’Isee ora devono produrre tre certificati in originale attestanti l’assenza in tutto il Paese di redditi mobiliari, immobiliari e proprietà come case, barche, ecc. In più questi certificati devono essere tradotti dal consolato italiano nel loro paese. Impresa impossibile per molte famiglie in quanto nella maggior parte delle nazioni di provenienza non esistono catasti o sistemi informatizzati che possano attestare l’impossidenza in tutto lo Stato. Sta di fatto che su 259 domande presentate per l’accesso alla mensa e agli altri servizi, 255 pur corredate da documentazioni rilasciate da differenti organismi, consolati, ambasciate, sono state respinte! Questo semplicemente ha il significato vessatorio di impedire il diritto allo studio dei bambini non comunitari. Non avere lo scuolabus e non avere la possibilità di stare in mensa con gli altri compagni di scuola mangiando un panino in uno spazio separato o andare a casa è un atto di barbarie che stigmatizza i bambini come stranieri e come poveri.

Di fronte a questa vessazione c’è stata una sollevazione importante che ha portato a costituire un Coordinamento che si chiama UGUALI DOVERI di cui fanno parte varie comunità straniere, le forze di opposizione, associazioni, liberi cittadini. Il Coordinamento ha messo in campo molte iniziative pubbliche di protesta che sono sfociate in una grande manifestazione cittadina il 29 settembre e che continuano quotidianamente.

Per permettere ai bambini di andare in mensa abbiamo aperto una campagna di raccolta fondi con lo slogan “COLMIAMO LA DIFFERENZA”. Chi dona può dare soldi per un solo pasto, per una settimana, per un mese. In due settimane sono arrivate più di 2.000 donazioni da tutta Italia per una cifra di circa 60.000 euro! Risultato straordinario che ci dice di una volontà di opposizione ai dictat salviniani.

Ieri come Coordinamento abbiamo preso la decisione di fermare le donazioni: con questa cifra possiamo garantire che tutti i bambini e le bambine vadano in mensa e usino lo scuolabus da oggi fino alla fine di dicembre. Le famiglie pagheranno la quota dello scorso anno ed il Coordinamento integrerà fino alla quota massima che è richiesta oggi per accedere ai vari servizi. Intanto aspettiamo l’esito del ricorso che abbiamo presentato presso il Tribunale di Milano tramite l’ASGI (l’Associazione dei Giuristi democratici) ed il NAGA (6 novembre).

Ma non ci arrendiamo: la lotta continua perché l’obiettivo è quello della modifica del regolamento Isee e con questo il ripristino di una cultura del dialogo interculturale e interreligioso che ha caratterizzato la nostra città prima dell’avvento della giunta leghista e di destra. Domani 16 ottobre dalle 8,30 alle 20 ci sarà un presidio sotto il Comune perché vogliamo stanare la sindaca leghista che scappa dalle interviste, sposta gli appuntamenti in altri luoghi, non si fa più trovare. Questo è il coraggio delle sue/loro azioni: lanciare slogan razzisti, mentire sapendo di farlo e non affrontare il pezzo di città che vuole una Lodi città aperta! Vogliamo che la giunta torni indietro rispetto alle decisioni assunte.

Ieri Salvini e Di Maio sono intervenuti, con accenti diversi, chiedendo di fatto di far accedere i bambini e le bambine alle mense scolastiche. Noi non ci fidiamo: smetteremo di lottare solo quando le condizioni reali a Lodi permetteranno il diritto allo studio di tutti/e.

Una cosa ci insegna questa vicenda: la lotta paga e ci sono le condizioni per opporci a questo becero modo di governare, a livello nazionale e a livello locale.

Per ulteriori informazioni: sito “coordinamentougualidoveri.it” e pagina facebook “Uguali Doveri”

Nel frattempo in tanti scriviamo a:

 

 


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