La Lega e Furgiuele denuncino tutta Rifondazione Comunista

La Lega e Furgiuele denuncino tutta Rifondazione Comunista

Pino Scarpelli

Con il recente annuncio di azioni legali nei confronti di un nostro compagno, il parlamentare leghista Furgiuele pensa forse di mettere a tacere il nostro sacrosanto esercizio di critica, fondamentale strumento di controllo in uno stato democratico. Così non sarà. Abbiamo tutta l’intenzione di continuare le nostre battaglie di civiltà e di verità in un Paese dove l’unico esercizio della politica sembra oramai ridotto a seminare odio.

Una campagna quotidiana d’odio che si sta dimostrando anche strumento per distrarre dalle pesanti inchieste di alcuni giornali che riguardano il partito del ministro dell’odio – o della malavita, come sostiene Saviano – Matteo Salvini: la gestione dei fondi del suo partito e il voto in alcune regioni. E’ in questo contesto che crediamo che tutte le organizzazioni e associazioni democratiche devono più che mai fare la loro parte, prendere posizione ed indicare percorsi concreti di opposizione e di denuncia contro i seminatori di odio e contro chi mette in discussione il sacrosanto diritto di critica e di denuncia politica.

Sarebbe auspicabile che anche dagli eletti ai vari livelli, dal Parlamento alla Regione, specialmente da quanti si sono sgolati a pronunciare la parola “onestà”, venisse pronunciata almeno qualche parola sulle inquietanti inchieste giornalistiche di questi mesi. La consegna del silenzio inchioda tutti ad una responsabilità tanto evidente quanto estremamente grave, sia dal punto di vista politico che da quello morale.

Da parte nostra ribadiamo il nostro impegno a tutti i livelli ed esprimiamo la nostra vicinanza ai compagni del Lametino ed in particolare al compagno Luciano Rimini. Un compagno che, diversamente da quello che qualcuno vuol far credere, il tema della legalità non lo ha agitato a parole ma, come in molti sanno nella città di Lamezia, si è impegnato in prima persona, ricevendo anche qualche minaccia, a presentare dettagliate denunce alle autorità competenti.

Portano anche la sua firma gli esposti alla procura della Repubblica che portarono al sequestro e alla chiusura di quella bomba ecologica che era ed è la discarica del fiume Bagni, così come le prime denunce sull’inquinamento delle acque, sulla devastazione del territorio e su tanto altro.

Chi minaccia un compagno che lotta ed ha lottato per difendere la democrazia nella sua città, minaccia tutti noi: per questo chiediamo a Furgiule, condividendo in pieno le posizioni dei compagni del Lametino che evidentemente hanno toccato la sua nota suscettibilità costituzionale, di denunciarci tutti!

*Segretario regionale Prc Calabria

 

 

 


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