#Feminismospopulares!  Appunti dall’Argentina

#Feminismospopulares! Appunti dall’Argentina

Eleonora Forenza, europarlamentare GUE/NGL

Sono da alcuni giorni a Buonos Aires per partecipare alla fondazione dell’International Gramsci Society Argentina e per incontrare le compagne che stanno dando vita alla mobilitazione che chiede l’approvazione della legge per la legalizzazione dell’#aborto.

Non so se riuscirò a restituire con le parole quanta energia e forza umana e politica ho visto negli sguardi delle compagne che ti raccontano la loro esperienza, il lavoro che stanno facendo in Ni una menos, nei tanti femminismi popolari, nella campagna per la legalizzazione dell’aborto. Certo è che il femminismo, qui, si respira, si vede nelle manifestazioni che si affollano davanti al Congresso, nelle scritte sui muri dell’università che reclamano una prospettiva di genere in tutti i curricula, nelle villas (le favelas di Baires) in cui si svolgono i “#panuelazo”, adunate con i fazzoletti verdi simbolo della campagna per l’aborto legale, sicuro e gratuito.

Tutto questo avviene mentre #Macri consegna l’#Argentina ad un abbraccio sempre più mortale con il FMI. Avviene non “nonostante” la crisi economica, ma anche come risposta politica alla violenza economica e istituzionale.

Qui i femminismi hanno imparato – e ci hanno insegnato –  a riprendersi e politicizzare lo sciopero, anche dal monopolio di un sindacato all’inizio recalcitrante a pensare a uno sciopero indetto dalle donne; a praticare una lotta intersezionale contro patriarcato, capitalismo, razzismo, colonialismo, eteronormatività;  a ricomporre, dalla parzialità femminista, le tante minoranze in cui hanno diviso il nuovo proletariato (come scrivono in C17); a mostrare materialmente come oggi – di fronte a una forma del capitale che mette in crisi la stessa riproduzione sociale, che sfrutta produzione e riproduzione – sia semplicemente impensabile una lotta di classe che non assuma la prospettiva femminista.

Il 3 giugno si terrà una nuova manifestazione di Ni una menos, particolarmente importante non solo perché richiama l’anniversario della prima manifestazione, me perché si svolge alla chiusura delle audizioni alla Camera sulla legge di iniziativa popolare che chiede la legalizzazione dell’aborto (e procede di pari passo con una sua depenalizzazione sociale).

Qui le tante organizzazioni di #femminismopopolare, che hanno reso il femminismo popolare, impediscono qualsiasi possibilità di rinchiudere il femminismo in una istanza assumibile dalla prospettiva neoliberista, così come possono rispondere concretamente al macrismo e alla chiesa che provano a raccontare che “le donne povere non hanno bisogno dell’aborto”, e anche a pezzi della sinistra che (lo sappiamo bene, in Italia) … “non è il momento”.

Perché femministe sono tante autorganizzazioni che gestiscono le ambulanze nelle villas (dove le ambulanze di “stato” si fanno invece precedere dalla polizia), che praticano assistenza sanitaria e supporto alle donne che hanno subito violenza, che lottano per la decontaminazione dell’acqua; e tante sono le soggettività femministe che gestiscono l’#economiapopular, lavoro autorganizzato delle espulse e degli espulsi dal ciclo produttivo neoliberista: dal lavoro per la raccolta dei rifiuti all’allestimento di mense popolari, a tante altre forme di mutualismo.

Ho ancora tante parole che si affollano per la testa: dalla “moderna antiprincipessa” di cui abbiamo parlato con Cluadia Korol traducendo Gramsci in una prospettiva femminista, a come il femminismo ha saputo reinterpretare i tanti “nunca mas” derivanti dalle lotte per i diritti umani; dal radicamento territoriale a come il femminismo oggi sia permeato più che mai dalla prospettiva e dalla pratica internazionalista; a come una femminista che ha autorganizzato comunità indigene, Milagro Sala, sia oggetto della repressione macrista.

Non so se riuscirò a raccontare tutto. Ma tornerò sempre più convinta che oggi il movimento femminista sia il soggetto della rivoluzione molecolare presente. Che la lotta per l’autodeterminazione di donne, uomini e popoli nel mondo trovi nel femminismo popolare argentino una punto di riferimento importantissimo.

 

https://www.facebook.com/eleonoraforenzapagina/posts/1027523764061836

 


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