Firme per rilanciare i diritti

Firme per rilanciare i diritti

di Loredana Fraleone*

Abbiamo partecipato all’elaborazione della legge d’iniziativa popolare per la Scuola della Costituzione con diversi soggetti associativi e diverse/i insegnanti, che singolarmente hanno voluto contribuirvi, in una serie di assemblee tenute in varie parti d’Italia, durante un percorso di quasi due anni.

La LIP scuola, non esaurisce le posizioni del nostro partito sul sistema d’istruzione, ma va in quella direzione  ed essendo frutto di una larga partecipazione ed elaborazione dal basso, propone anche un metodo di lavoro collettivo che richiama, in qualche modo, quello cooperativo che sosteniamo come funzione centrale della scuola.

Credo sia evidente che l’utilità della legge, nella fase di raccolta delle firme, risieda nel tenere viva una critica e un’opposizione alle leggi degli ultimi venti anni e in particolare alla “buona scuola” di Renzi, e che una volta consegnata al Parlamento possa diventare uno strumento visibile di confronto sul merito con quelle forze (in particolare i 5stelle), che avevano annunciato originariamente di appoggiarla.

Dall’inizio abbiamo sostenuto con convinzione e incoraggiato anche l’elaborazione di una legge d’iniziativa popolare che mettesse mano all’articolo 81 della Costituzione, modificato nel 2012 dal governo Monti che vi ha introdotto il pareggio di bilancio. La LIP intende riportarlo allo spirito originario della Costituzione e sgomberare il campo dai vincoli che possono impedire, ad esempio proprio nel caso dell’istruzione, un finanziamento adeguato per un sistema che voglia garantire i diritti fondamentali.

Le due LIP dunque sono strettamente connesse e si aiutano reciprocamente nella campagna per la raccolta delle firme, che più raccoglierà consensi e più contribuirà alla costruzione di un punto di vista autonomo dalla descrizione della realtà diffusa dalle classi dirigenti, interessate a rappresentare il secondo paese manifatturiero d’Europa, membro del G7 (i sette paesi più industrializzati al mondo) come uno Stato che non è in grado di garantire i diritti sanciti nella sua Costituzione.

In molte realtà siamo già nei comitati territoriali delle due LIP, dove la raccolta è stata già avviata, si tratta ora di mobilitarci anche come partito, cosa che ci consente di tornare subito nelle strade e nelle piazze, come abbiamo deciso all’ultimo Comitato Politico Nazionale.

*Resp. Scuola, Università e Ricerca Prc S.E.

 


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