Basta schiavi, sosteniamo lavoratori della Castel Frigo
Pubblicato il 20 dic 2017
Dal 19 dicembre Tano, Martin e Chen, lavoratori degli appalti della ditta Castelfrigo di Castelnuovo Rangonne (MO), assieme a Marco, sindacalista della Flai-Cgil, sono in sciopero della fame per difendere il proprio posto di lavoro e denunciare l’illegalità del sistema delle false cooperative su cui si arricchiscono i padroni del distretto modenese delle carni. Il gioco è semplice: false coop gestiscono in appalto interi settori produttivi in condizione di brutale sfruttamento e illegalità, per cessare l’attività appena i lavoratori alzano la testa.
Ma questa volta ai padroni gli è andata male, perché hanno trovato 127 lavoratori che da più di due mesi sono in sciopero ininterrotto. Ovvero da quando hanno chiesto condizioni di lavoro dignitose e paghe regolari ricevendo come risposta il licenziamento collettivo, nonostante l’azienda continui a lavorare a pieno ritmo.
Sono tutti lavoratori immigrati, e stanno portando avanti una lotta per i diritti di tutti, compresi i tanti italiani che si trovano nelle loro stesse condizioni, e Rifondazione Comunista è dalla loro parte.
Questo è il nostro popolo: quello delle lavoratrici e dei lavoratori che divisi sono tutti più deboli. Non è un caso che il principale propagandista della xenofobia contro immigrati Matteo Salvini sia a favore del Jobs Act di Matteo Renzi. Il razzismo serve a dividere il mondo del lavoro e a distrarre le classi popolari dai veri problemi e dai veri nemici.
Vi chiediamo di sostenere questa lotta anche versando un contributo sul conto corrente IT10F0312702404000000002141 intestato a FLAI Emilia Romagna vertenza Castelfrigo” con causale “sostegno lavoratori cooperative Castelfrigo”.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale PRC-SE
Stefano Lugli, segretario regionale Emilia Romagna
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