Fermare gli sgomberi. Superare l’emergenza abitativa. Assemblea pubblica con Eleonora Forenza domenica 29 ottobre a Roma

Fermare gli sgomberi. Superare l’emergenza abitativa. Assemblea pubblica con Eleonora Forenza domenica 29 ottobre a Roma

Un’inversione di rotta. Non c’è più tempo. Quanto accaduto la scorsa estate a piazza Indipendenza e a via Quintavalle, a Cinecittà, sembra quasi che sia già dimenticato e le famiglie accampate nel porticato della Basilica dei Santi XII Apostoli non rappresentino un problema da affrontare urgentemente, con l’inverno alle porte. Gli articoli di giornale che insistono quasi quotidianamente su diverse occupazioni abitative non sembrano destare preoccupazioni tanto nella Giunta quanto nella maggioranza di Virginia Raggi.

La visita della commissione stabili pericolanti presso le occupazioni di viale del Policlinico e di via Carlo Felice, con le possibili accelerazioni verso nuovi sgomberi, poteva e doveva essere affrontata con maggiore serietà, istruendo un percorso dove tutti i soggetti interessati potevano concorrere a soluzioni non cruente. Invece si è scelta la contrapposizione e la sfida.

Non percepiamo solo sordità da parte dell’amministrazione capitolina ma anche una notevole dose di irresponsabilità e di incapacità di proporre soluzioni che non siano la guerra tra poveri e il rilancio del mercato immobiliare. Irresponsabilità che poi si cercherà, con un capovolgimento della realtà, di scaricare sui movimenti per l’abitare. Sordità e irresponsabilità mostrate anche verso le proposte dei sindacati che rappresentano una fetta ormai sempre più ampia dell’inquilinato, dai Piani di Zona alle case popolari.

Eppure la composizione vasta di chi sostiene la necessità di misure urgenti per fronteggiare sfratti, sgomberi e pignoramenti, nonché per affrontare una graduatoria con quasi quindicimila famiglie in attesa e risolvere con una soluzione vera la presenza ancora numerosa nei centri di assistenza abitativa temporanea (CAAT), dovrebbe condurre la sindaca e la sua giunta ad una maggiore attenzione. E non risolvere con furore ideologico una questione che rischia ogni giorno di più di trasformarsi in un problema di ordine pubblico.

In questo scenario non possiamo che guardare “oltre” la politica italiana: per questo chiamiamo la città a confrontarsi in un’assemblea – quella in programma domenica 29 ottobre nell’occupazione di via delle Province 198 – verso la costruzione di una delegazione composta da parlamentari europei che, a dicembre, verrà a Roma per capire da vicino – da dentro – “cosa” sono le occupazioni, qual è la dimensione del disagio abitativo romano e quali le possibili soluzioni.

assemblea province


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