
Incatenati alla sede di Vodafone Italia di Ivrea. Locatelli e Perini Prc-Se:” i lavoratori non sono schiavi”
Pubblicato il 27 set 2017
“Perché siamo qui, incatenati davanti alla sede Vodafone Italia. Siamo qui per dire che i lavoratori e le lavoratrici non possono essere trattati come schiavi”. Queste le parole con cui Ezio Locatelli, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, ha esordito al presidio, con incatenamento, che si è tenuto oggi a Ivrea, davanti alla sede legale di Vodafone Italia. Presenti, col segretario provinciale, Cadigia Perini, segretaria del Circolo Prc di Ivrea e una folta delegazione di attivisti del partito. La protesta di Rifondazione Comunista è a sostegno dell’azione sindacale e giudiziaria di 19 lavoratrici e lavoratori trasferiti da Ivrea a Milano per rappresaglia. I lavoratori, alcuni dei quali con seri problemi di salute, erano stati reintegrati con sentenza del Tribunale dopo essere stati ingiustamente licenziati dall’azienda. Per tutta risposta l’azienda ha trasferito le lavoratrici e lavoratori in questione da Ivrea a Milano rendendo difficile, se non impossibile, la tenuta nel medio lungo periodo del posto di lavoro. Scrivono i lavoratori: “In Vodafone chi dissente e lotta per i propri dritti, chi rivendica condizioni di vita e di lavoro dignitoso, chi non è sano viene trasferito”. “Una vera e propria persecuzione” contro cui i lavoratori stanno lottando e si sono nuovamente rivolti all’autorità giudiziaria rigettando l’offerta di incentivi per uscire alla chetichella dall’azienda. Per Rifondazione Comunista “ciò che colpisce in questa storia di licenziamenti e trasferimenti discriminatori è la pervicacia con cui l’azienda pensa di potere fare il bello e il cattivo tempo, di trattare i lavoratori come dei pacchi postali che si possono spostare a proprio piacimento, da un posto all’altro”. Rifondazione Comunista ha annunciato una campagna di controinformazione e boicottaggio della Vodafone sino al reintegro dei 17 lavoratori estromessi dalla sede aziendale di Ivrea: “Vodafone trasferisce i suoi dipendenti? Noi trasferiamo il nostro numero!”
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