Un giornalista tedesco: “mi vergogno di questa politica dei rifugiati”

Un giornalista tedesco: “mi vergogno di questa politica dei rifugiati”

In Germania ci sono giornalisti come Georg Rustle che hanno il coraggio di usare lo spazio televisivo di cui dispongono per dire: mi vergogno della politica europea nei confronti dei migranti. Lo ha fatto il 28 agosto mentre in Italia il vertice di Parigi e la politica di Minniti e Gentiloni, condivisa da leghisti e grillini, venivano presentati come un successo e una positiva risposta all’emergenza. Ringraziamo Franco Berardi per la segnalazione e Tiziana Fiore per la traduzione (M.A.)

MI VERGOGNO

Mi vergogno mi vergogno di questa politica dei rifugiati che è stata definita a Parigi, e che è essenzialmente imposta dalla Cancelliera tedesca, una disgrazia unica per questo paese e per il continente.

E’ una vergogna che il governo federale approvi che la milizia libica trasporti i rifugiati nei campi dove continueranno a essere maltrattati torturati violentati. La proposta di mettere questi campi sotto sorveglianza ONU è uno scherzo di cattivo gusto, in un paese tormentato dalla guerra civile e privo di un governo effettivo.

Il dramma dei profughi non si combatte cosí.

È una vergogna che Germania e Francia vogliano rifornire di armi proprio dittature africane come il Ciad,  il cui esercito è accusato delle peggiori violazioni dei diritti umani. Ed è una vergogna che l’Europa voglia spostare i suoi confini attraverso l’Africa. Un baluardo contro i rifugiati, controllati da regimi che hanno poco a o niente a che fare con i valori europei fondamentali.

No, con questa politica, il dramma dei rifugiati non verrà combattuto. Il dramma verrà solo spostato in un posto dove non ci sono telecamere o macchine fotografiche: nel deserto africano, dove nel frattempo muoiono più persone che nel Mediterraneo.

Il Governo federale tradisce i nostri valori.

Ci sono alternative: prima di tutto una politica africana degna di questo nome, che aiuti la gente e non sia finalizzata dagli interessi delle aziende private. Le imprese africane debbono essere aiutate ad avere accesso al mercato europeo, non escluse dagli accordi di scambio.

Solo così si potrebbero combattere le cause della fuga. Ma questo governo federale, questa cancelliera non sembrano essere interessati.  A lei interessa solo di ridurre il numero dei rifugiati.  A tutti costi. Anche a costo di rinunciare ai nostri valori fondamentali, al diritto internazionale, ai diritti dell’uomo, all’umanità.

 


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