In memoria di Nicola Cipolla

In memoria di Nicola Cipolla

di Giusto Catania*

È stato un maestro di politica. Per noi giovani comunisti palermitani degli anni novanta, mentre si affermava la teoria della fine della Storia, Nicola Cipolla è stato il formatore di una nuova generazione di militanti, instancabile organizzatore culturale e agitatore politico che ripartiva dalla lettura di Marx, a centocinquanta anni dalla pubblicazione del Manifesto della partito comunista.

Aveva un’ossessione: ripartire dalle scuole, dall’università, dai nuovi luoghi del conflitto; rimettere in connessione le organizzazioni tradizionali con le lotte e i movimenti. 
Aveva una priorità che lo portava a declinare un nuovo alfabeto della trasformazione che non si limitasse alla classica contrapposizione tra capitale e lavoro, insisteva nella necessità di innovare il linguaggio dei comunisti guardando alle nuove contraddizioni che imponevano uno sguardo ecologista, la tutela dei beni comuni, la battaglia per l’energia alternativa e per la salvaguardia dell’acqua pubblica.
Aveva una visione, proiettata dentro una dinamica internazionale in cui l’Europa (dagli Urali all’Atlantico) fosse il terreno minimo per la ricerca e l’analisi, in cui il Mediterraneo dovesse ripercorrere un cammino di pace, attraverso la smilitarizzazione dei territori.
Un visionario con lo sguardo sempre proiettato al futuro. Malgrado avesse un passato straordinario di dirigente politico, una storia ricca di soddisfazioni e di lotte a partire dell’occupazione delle terre incolte nella Sicilia del feudo.
Solo pochi potevano chiamarlo “senatore”, per tutti era semplicemente Nicola. Malgrado la sua età nessuno mai, neanche un giovane militante del liceo, si sarebbe sognato di dargli del lei. Lui era il compagno Cipolla e la mattina del 30 luglio, all’età di novantacinque anni, non si è più svegliato dal sonno.
Ha lasciato una straordinaria eredità, un patrimonio inestimabile di esperienze e racconti, un archivio di grande storia e una riflessione necessaria per le future elaborazioni.
Il resto della vita di Nicola Cipolla è semplicemente scritto nella Storia. Nella storia della sinistra e dei comunisti, negli ultimi settant’anni di storia della Sicilia, nella storia delle lotte sindacali e delle istituzioni europee, nazionali e siciliane.
Continueremo a ricordarlo con la sua voce roboante e nasale, la stazza imponente, l’andatura sicura … ognuno di noi si ricorderà di lui nei luoghi diversi in cui lo ha incontrato: mentre occupava le terre di Bisacquino insieme a Pio La Torre; a Comiso contro i missili o a Niscemi contro il Muos; mentre percorreva le strade di Genova contro il Il G8; nel corso dei suoi lucidi interventi all’Assemblea Regionale Siciliana, al Senato o al Parlamento europeo; nelle riunioni del Cepes o in altre migliaia di manifestazioni.
Ciao Nicola, continueremo a ricordarti come un uomo del futuro…
* capogruppo Sinistra Comune – Comitato Politico Federale PRC-SE Palermo 
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