Venezuela, Prc: «Meglio Andreotti che Gentiloni»

Venezuela, Prc: «Meglio Andreotti che Gentiloni»

Sul Venezuela il Presidente del Consiglio Gentiloni sceglie una linea di totale subalternità alle posizioni dell’amministrazione Trump in compagnia del governo di centrodestra spagnolo. C’è da rimpiangere Andreotti e la politica estera della “prima repubblica”. Gentiloni e Alfano gettano alle ortiche la possibilità che l’Italia abbia un ruolo di mediazione nella crisi venezuelana e scelgono irresponsabilmente di essere tra quelli che gettano benzina sul fuoco. Lo fanno per subalternità agli USA e anche per calcoli elettoralistici cercando di ingraziarsi  quella parte della comunità italo-venezuelana che appoggia l’opposizione.

Il governo italiano vende armi alla monarchia fondamentalista e liberticida dell’Arabia Saudita e balbetta sulla repressione in Turchia ma accusa di dittatura un presidente democraticamente eletto come Maduro.

Davvero non c’è differenza in politica estera tra il PD e Forza Italia che con il Presidente del parlamento europeo Antonio Tajani intima al governo venezuelano di indire nuove elezioni.

Dopo Libia, Siria o Ucraina dovrebbe essere chiaro che le cose sono più complicate di come le presenta la Casa Bianca. Evitiamo di dover lamentarci poi delle conseguenze di politiche imperialistiche sciagurate.

Purtroppo quando suona la tromba del settimo cavalleggeri in Italia centrosinistra e centrodestra fanno a gara nel mettersi sul’attenti.

Invitiamo anche i giornalisti e i media italiani a non lasciarsi arruolare nell’armata che soffia sul fuoco della guerra civile e prepara il clima per un intervento militare statunitense.

Fin dalla prima vittoria democratica di Chavez gli Stati Uniti e le vecchie oligarchie hanno cercato di rovesciare un governo non gradito anche ricorrendo nel 2002 a un colpo di stato che fu sconfitto dalla mobilitazione popolare.

Il Venezuela è un paese assai polarizzato socialmente e politicamente e la comunità internazionale avrebbe il dovere di lavorare per disarmare i venti di guerra civile e lavorare per il dialogo tra governo e opposizione, rispettando la Costituzione e le leggi del Venezuela.

 

Maurizio Acerbo, segretario nazionale PRC-SE

Marco Consolo, responsabile esteri PRC-SE

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