Brasile: elezioni dirette subito o disobbedienza civile

Brasile: elezioni dirette subito o disobbedienza civile

di Jeferson Miola

Mercoledì 17 maggio 2017 Joesley Batista e il fratello Wesley Mendonça Batista, proprietari  del grande gruppo internazionale di proteine alimentari animali JBS,   hanno confermato davanti al ministro del Supremo tribunale federale (STF) del Brasile  Edson Fachin che le dichiarazioni da loro presentate alla Procura generale della Repubblica (PGR) in aprile 2017 erano state compiute per libera e spontanea volontà. La dichiarazione comprende la registrazione di un colloquio fra il “presidente” Temer e Joesley in cui il primo indica il deputato Rodrigo Rocha Loures (PMDB-PR) quale incaricato per risolvere una questione della J&F (holding che controlla la JBS). In seguito Rocha Loures è stato filmato con una valigia con R$ 500.000 inviati da Joesley Temer ha potuto ascoltare da Joesley che l’impresario stava versando un mensile a Eduardo Cunha (ex presidente della Camera e registra procedure dell’illegittimo impeachment della presidente costituzionale Dilma) e all’operatore Lúcio Funaro  un mensile in prigione per non parlare. Di fronte a tale informazione Temer ha espresso il proprio incentivo: “Bisogna continuare con questo, nevvero?”

Aécio Neves (presidente del PSDB e candidato sconfitto alle elezioni presidenziali del 2014) è stato filmato mentre chiedeva R$ 2 milioni a Joesley. Il denaro è stato consegnato a un cugino di Neves in una scena filmata dalla Polizia federale. La PF ha seguito il cammino del denaro depositato in una impresa del senatore Zeze Perrella (PSDB-MG).

La notizia è stata resa pubblica dal quotidiano O Globo e poi si è diffusa nei mass media nazionali e internazionali. (T.I.)

 

Elezioni dirette subito o disobbedienza civile

di Jeferson Miola

La notizia è stata resa pubblica dal quotidiano O Globo e poi si è diffusa nei mass media nazionali

In presenza dell’implosione di Temer, il Brasile si trova di fronte a due alternative: o la restaurazione democratica o la disobbedienza civile.

La registrazione della conversazione in cui usurpatore Michel Temer compra il silenzio della comparsa del golpe e socio di corruzione, il detenuto Eduardo Cunha, seppellisce definitivamente la cleptocrazia golpista e apre una incognita inquietante nella congiuntura nazionale.

La traiettoria del golpe e del regine di eccezione subisce un colpo irreversibile, con un potere distruttivo devastante.

L’accaduto mostra in modo incontestabile il degrado del sistena giudiziario brasiliano, che ha messo il paese ko attaccando in modo selettivo i politici del Partido dos Trabalhadores , mentre allo stesso tempo consentiva l’assalto al Potere del banditismo politico.

I proprietari dell’impresa JBS che hanno registrato la conversazione che incrimina Temer, hanno anche registrato la richiesta di R$ 2 milioni da parte di Aécio Neves, la canaglia che nel 2014 ha ripetuto il ruolo cospirativo recitato da Carlos Lacerda nel 1954, e che portò al suicidio di Getúlio Vargas e ha interrotto un momento generoso di sviluppo nazionale sovrano.

Nel caso di Aécio ciò che è stato diffuso ha delle aggravanti: la Polizia federale (PF) ha filmato il momento in cui i denaro della corruzione di Aécio è stato consegnato al un suo cugino, e, ancora più grave, la PF ha monitorato il denaro e ha appreso che esso è stato depositato in una impressa del senatore del PSDB Zezé Perrella, il padrone dell’elicottero che trasportava nel 2013  450 kg di pasta base di  coca, fatto scomparso dalla realtà, dalle indagini della PF, dalle indagini del Ministero Pubblico e dalle notizie dei mass media golpisti.

Lo scandalo in corso,  che erode i pilastri del golpe, la camarilla di Temer e il PSDB, non solo chiude il governo golpista,  ma pone fine all’appalto golpista, al regine di eccezione, e obbliga ad una immediata sospensione delle riforme antinazionali e antipopolari che passano per il Congresso illegittimo.

Qualunque decisione che non sia la immediata restaurazione dello Stato di Diritto e della democrazia in Brasile dovrà ricevere come risposta la disobbedienza civile apeta, con la radicalizzazione della lotta democratica e con la delegittimazione di qualunque uscita che non sia la convocazione di elezione dirette immediate.

O la democrazia o la disobbedienza civile!

(Fonte: https://www.facebook.com/ jefmiola / posts / 289160911493890) traduzione di Teresa Isenburg)

 

 

 

I Fronti Brasile Popolare e Popolo senza Paura esigono l’uscita immediata del “presidente Michel Temer e elezioni Dirette subito.

Coinvolto in un altro caso di corruzione, il preside illegittimo dimostra che non ha più nessuna condizione per rimanere alla presidenza della Repubblica.

Le organizzazioni che compongono i due fronti di unità e mobilitazione sociale convocano quindi la società civile brasliana a occupare le piazze la prossima domenica 21 maggio in tutte le captali del Brasile.

Solo il voto popolare può togliere il paese dalla  questa crisi politica e istituzionale in cui si torva. Ogni altra uscita è solo una ulteriore manovra dentro allo stesso golpe.

(traduzione di Teresa Isenburg)

temer golpista

 

 

 

 


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