G.A. Zjuganov sull’attentato nella metropolitana di Leningrado (San Pietroburgo)

G.A. Zjuganov sull’attentato nella metropolitana di Leningrado (San Pietroburgo)

“Questo atto terroristico è stato ben pianificato e architettato dai criminali e riveste chiaramente un carattere simbolico”. Pubblichiamo le dichiarazioni rilasciate il 4 aprile dal Presidente del CC del Partito Comunista della Federazione Russa G.A. Zjuganov ai giornalisti. 

“Esprimo il cordoglio del nostro partito e della nostra frazione alla Duma, a tutte le famiglie delle vittime, ai loro amici e vicini, a tutti i leningradesi e a tutti coloro che vivono nell’odierna Piter. La capitale culturale della Russia è rimasta vittima non semplicemente di un attacco. A mio avviso, questo atto terroristico riveste un profondo carattere politico. Purtroppo, quest’epidemia ha invaso interi continenti e paesi. E continua a crescere come un tumore maligno. Il primo compito, ora, è quello di indagare sul crimine, trovare le sue radici e i suoi organizzatori. A mio parere, non è assolutamente il caso di semplificare la situazione, caratterizzandone solo i singoli elementi. Vorrei attirare la vostra attenzione sul fatto che l’attacco è stato portato nella città in cui si erano riuniti i leader di Russia e Bielorussia, per discutere importanti questioni; proprio di recente avevamo celebrato l’ennesima ricorrenza della fondazione della nostra unione fraterna. A Piter si è appena concluso il forum dei giornalisti dell’intero paese. Il “Fronte popolare” ha discusso dei problemi di attualità. Significativo il fatto che l’azione sia stata compiuta in un orario in cui alunni e studenti concludono la giornata scolastica. Tutto questo, a mio modo di vedere, indica che l’attacco è stato ben pianificato e architettato dai criminali. E riveste un chiaro carattere simbolico. Dobbiamo innanzitutto rendere onore al macchinista del convoglio, che ha preso una decisione estremamente responsabile. Se non avesse condotto il treno fuori dal tunnel, molte più persone sarebbero morte, soffocate dal fumo. In pochissimi minuti, sono stati mobilitati tutti i servizi di Leningrado. Ed essi hanno fatto fronte ai propri compiti. Ma bisogna guardare più in profondità e più seriamente a quanto accaduto, se vogliamo combattere seriamente il banditismo, il terrorismo e la criminalità.

“A cavallo dei due millenni si erano riuniti esperti di tutto il mondo e avevano messo a fuoco le principali minacce per l’umanità presenti in quel momento. Le prime erano povertà, fame, malattie e problemi ambientali. Sono trascorsi altri 15 anni. Allora, a cavallo dei due millenni, il terrorismo era appena al nono posto; ora è balzato fra i tre principali pericoli nel mondo.

“L’Ucraina è una polveriera che può esplodere in qualsiasi momento. E confina con la Russia. In Ucraina  non c’è un potere normale, in grado di condurre alla ragione nazisti e banderisti. Anche in Medio Oriente è presto per cantar vittoria. Si è ancora lontani, là, dalla vittoria conclusiva sul terrorismo. La Nato nei paesi baltici ci provoca ogni giorno, con le sue manovre, così ben rappresentative che, in qualità di avversari, agiscono soldati che parlano molto bene il russo. Scelgono appositamente quelli di lingua russa, per addestrare su di loro le proprie truppe, proprio come si fa con i cani.

Se si guarda alla situazione interna del nostro paese, allora anche qui si sta accumulando tra la gente un malcontento di massa. E questo malcontento si sta diffondendo soprattutto tra i giovani.

Il signor Navalnyj, quale uno dei provocatori di questa squadra, in modo nient’affatto casuale ha provocato, una settimana fa, ciò che abbiamo visto nel centro di Mosca e anche a Piter. Questo è un tentativo di coinvolgere giovani immaturi in disordini di massa e, dietro a loro, anche i genitori. Ho visto e passato di persona, queste cose, negli anni ’90. Allora avevo avvertito, che Eltsin non era un combattente per la democrazia; Eltsin era un ubriaco corrotto, che avrebbe trascinato l’intero paese nelle liti e nelle zizzanie, che si sarebbero concluse in una tragedia per tutti noi. A quell’epoca, Eltsin si nascondeva dietro la lotta a burocrazia e corruzione. In realtà, essi si rivelarono i più grandi ladri nella storia del genere umano: hanno defraudato una potenza millenaria.

Dopo, abbiamo visto che la stessa cosa è avvenuta in Ucraina con il signor Porošenko, unito a banderisti e nazisti. Apparentemente, majdan era diretta contro la corruzione. Hanno cavalcato l’onda, si sono insinuati sul trono e ora si inzeppano le tasche, mentre quella che era una volta la ricca Ucraina si impoverisce a vista d’occhio.

Non abbiamo ancora udito una risposta chiara alla pubblicazione riguardante Medvedev e i membri del suo governo. Fornite una risposta ragionevole, e tutto a tutti sarà chiaro. Invece essi continuano a far rotolare una slavina sugli umori e le coscienze del pubblico. Ciò è inconcepibile in un periodo di crisi. Sono necessarie misure che garantiscano i nostri cittadini. La questione dei condomìni si sta trasformando in una bomba; le società di gestione derubano spudoratamente tutti fino all’ultimo e non sono chiamate a rispondere a nessuno.

Anche “Platon” è una nuova tassa: il cittadino comune non sa più come mettersi al riparo da tutto ciò. E tutto questo genera demoralizzazione, odio, disordine; soprattutto tra i giovani. Guardate dove trovano lavoro i laureati, anche con lode. La metà di essi non ha trovato lavoro nel proprio campo. Hanno speso per istruirsi e ora errano raminghi come giacenze da nessuno reclamate. Propongo al Presidente di riunire tutti i leader dei partiti politici più influenti; riunire il Consiglio di Stato; raccoglierci al Cremlino e discutere tutti questi problemi nel loro complesso.

Il terrorismo è un fenomeno estremamente e terribilmente pericoloso. Ma quando si sovrappone a un malcontento diffuso e crescente, anche tra i giovani, allora si propaga come un incendio. E’ impossibile spegnere un tale incendio con alcune riunioni o direttive. E’ necessario un potente e concreto programma di lotta a tale fenomeno.

Voglio ricordare che possediamo un’esperienza davvero unica in questo tipo di lotta. A suo tempo mi sono occupato per dieci anni delle strutture di repressione; ho studiato ciò che avevano fatto banderisti e nazisti in Ucraina e Bielorussia. Avevo anche messo in guardia la leadership del tempo sul pericolo che gravava. Conducemmo brillanti operazioni contro “fratelli dei boschi”* e basmachi**. Ci sono modi determinati di lotta contro questi fenomeni. Abbiamo un’esperienza unica anche nella lotta contro la criminalità organizzata.

La banda Mitin*** fu sradicata nel 1956: la storia di questa banda è raffigurata nel celebre film “Delo pëstrykh”. Da allora e fino all’arrivo al potere di Eltsin e Gorbačëv non c’era più stata criminalità organizzata; e non c’era nemmeno terreno per un tale terrorismo.

Ma loro non vogliono fare nulla. Tutto ruota attorno alle questioni del giorno. Una settimana fa, abbiamo tenuto un plenum dedicato alla lotta contro russofobia e antisovietismo. Proprio questo è il principale terreno di coltura per malcontento e contrapposizione di massa. Placate la vostra rabbia contro la questione russa e il periodo sovietico! La nostra storia millenaria non conosce nulla di più efficace del periodo sovietico. Il paese dei soviet riuscì a venire a capo del banditismo, del terrorismo e della criminalità organizzata; fu capace di spingere tutti a lavorare nel rispetto della legge. Siamo stati in grado di dare a tutti un lavoro e un’istruzione qualificata e siamo riusciti a raggiungere il cosmo. Abbiamo un’esperienza unica. Preparandoci al 100° anniversario del Grande Ottobre, dobbiamo prendere tutto il meglio della nostra eredità e allora sarà più facile combattere il terrorismo, la criminalità e ogni altro fenomeno simile.

Ancora una volta voglio esprimere le mie condoglianze a tutti i cittadini del paese, oggi sotto shock, perché Leningrado (Piter) è per noi la capitale culturale. Una città ricca di splendidi musei e di una storia unica. Per l’anniversario della Grande Rivoluzione Socialista d’Ottobre, abbiamo invitato in questa meravigliosa città delegazioni da 150 paesi del mondo”.

traduzione di Fabrizio Poggi – brigata traduttori

attentato san pietroburgo oggi 3 aprile 2017 foto da twitter 9


Sostieni il Partito con una



 
Appuntamenti

PRIVACY







o tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.