Jean-Luc Mélenchon l’uomo che può complicare la vita a Emmanuel Macron

Pubblicato il 30 mar 2017

di Véronique Reille Soult

Contrariamente a quanto abbiamo letto e sentito negli ultimi giorni, il grande dibattito televisivo di lunedì 20 marzo tra  Macron, Fillon, Hamon, Mélenchon e Le Pen, ha cambiato la dinamica della campagna elettorale. Ecco perchè.

Prima del dibattito televisivo le aspettative maggiori erano per Benoît Hamon, Emmanuel Macron e François Fillon. Questi tre candidati monopolizzavano, per ragioni molto differenti tra loro, la maggior parte dei commenti e delle interazioni sui social network.  L’audience della trasmissione di lunedì 20 marzo ha confermato l’interesse e dell’attenzione dei cittadini.

Le percentuali di attenzione/interesse prima del dibattito

 Il dibattito ha completamente capovolto le aspettative, modificando di fatto le dinamiche della campagna elettorale. Il protagonista di questo ribaltamento è Jean-Luc Mélenchon. Durante il dibattito Mélenchon ha chiaramente catturato l’attenzione del “popolo del web” raccogliendo su di sé il 34,5% delle interazioni sulle reti sociali dalle 21 alle 24. Il suo stile ironico ha conquistato gli internauti che hanno “retwittato” i suoi attacchi fino a renderli virali, concentrandosi in seguito sul contenuto e sulla sostanza delle proposte politiche.

Dal lato di Emmanuel Macron l’approccio del suo potenziale elettorato è stato  diverso: molti indecisi aspettavano il dibattito per convincersi. Tuttavia la sua prestazione è stata giudicata relativamente debole, anche se tutti erano d’accordo nel dire che, per essere stata una delle sue prime volte di fronte a politici navigati ed esperti, ne è uscito discretamente. Il tasso d’interesse per Macron (numero di ricerche del suo nome sui motori di ricerca durante il dibattito, numero di visite del suo sito di campagna elettorale) è molto forte. Esiste una vera e propria “voglia di essere convinti” da Emmanuel Macron. Ma nonostante l’interesse, ha convinto poco; durante il dibattito il suo “gradimento” non ha superato il 12,5%.

durante il dibattito

Esce bene dal dibattito invece Jean-Luc Mélenchon che rafforza il suo gradimento e riesce a suscitare forte interesse per il suo programma politico rimanendo al centro del dibattito sui social. Lo scontro tra i candidati ha dato la possibilità di emergere e Jean-Luc Mélenchon è senza dubbio riuscito a farlo. La sfida ora per lui sarà trasformare l’attenzione e l’interesse suscitati in sostegno. Dopo il dibattito, Jean-Luc Mélenchon è riuscito a mantenere l’attenzione con il 28,2% di “share of voice” sulle reti sociali, allo stesso livello di François Fillon che ha comunque avuto una copertura mediatica più forte grazie allo scandalo “du cabinet noir“. I messaggi a fine trasmissione si concentrano sul programma di Melenchon, ritenuto da più parti molto interessante.

dopo il dibattito

C’è stata dunque una reale dinamica in favore di Jean-Luc Mélenchon, una crescita positiva che va a discapito di Benoît Hamon e di Emmanuel Macron. Il primo non ha retto lo scontro diretto con Melenchon, sul terreno della sinistra il candidato socialista è risultato nettamente inferiore. Per Emmanuel Macron la logica è più sorprendente perchè s’inverte. Il leader di “En Marche!“ deve starci attento.  Il pubblico ha avuto modo di paragonare le proposte di Macron con quelle del leader de “ la France insoumise” che appare più convincente come candidato anti-sistema. Un argomento fondamentale per chi cerca un motivo per votare!

L’insieme dei dati vengono dall’osservazione delle reti sociali e del web, con l’aiuto di TALKWALKER, Make_Me_stats, Visibrain et Gravt. Queste osservazioni si fanno con l’aiuto di ricerche incrocio di informazioni che nascono dall’esperienza e dalla conoscenza di équipe di DENTSU CONSULTING. Durante tutta la campagna presidenziale, Challenges et Dentsu Consulting si associano per osservare ciò che ferve sulle reti sociali e su internet, e che non per forza i sondaggi non rilevano…

articolo originale su : Jean-Luc Mélenchon l’homme qui peut compliquer la vie d’Emmanuel Macron

traduzione di Laura Nanni e Daniele Iannello - brigata traduttori