Rafael Correa in visita in Italia per l’ultima volta da Presidente dell’Ecuador

Rafael Correa in visita in Italia per l’ultima volta da Presidente dell’Ecuador

Anna Camposampiero*

10 anni di Revoluciòn Ciudadana e il passaggio del testimone a Lenin Moreno il prossimo 19 febbraio: per Correa una visita lampo in Europa ricca di politica, incontri e musica

 

ecuador3La visita del Presidente Correa in Italia, (a cui segue la Spagna) venerdì 27 gennaio, è iniziata a Genova, dove risiede una numerosissima comunità ecuadoriana, con una Lectio Magistralis tenutasi nell’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza, all’Università degli studi di Genova, gremitissima di persone (molti ecuadoriani residenti in Liguria, ma non solo), al punto che hanno dovuto allestire un’altra sala collegata con uno schermo per permettere a tutti di seguire la lezione.

Correa ha dimostrato, ancora una volta, le sue competenze di economista, incentrando il suo discorso attaccando quella che lui stesso definisce “religione del libero mercato”, con i suoi dogmi apparentemente inattaccabili. Il coraggioso lavoro fatto durante i suoi 2 mandati, in direzione contraria alle ricette del FMI e della Banca Mondiale, ha invece portato risultati importanti di crescita e soprattutto di riduzione della povertà e della forbice tra ricchi e poveri.

Un buon modo di festeggiare i 10 di Revoluciòn Ciudadana, pur con le attuali difficoltà, figlie di quella che lui ha chiamato “tempesta perfetta” e cioè riduzione del prezzo del petrolio e i due terremoti devastanti che hanno colpito il paese. Va segnalato però che nonostante questo le conquiste sociali ottenute (sanità e istruzione pubblica e gratuite) sono state difese.

Il passaggio successivo a Milano è stato caratterizzato dallo spirito di festa con cui si sono sempre realizzati gli incontri del Presidente con le comunità all’estero, e così si è tenuta la Noche Cultural a Milano, anche se questa volta un leggero velo di malinconia aleggiava nella sala, perché è stata l’ultima volta che il Presidente Correa incontrava la comunità italiana, almeno con questa carica, almeno per i prossimi anni.

Manca meno di un mese alle elezioni e il Presidente dell’Ecuador che più si è preso a cuore la causa dei migranti all’estero non poteva esimersi da un saluto di persona.

Certo, è anche campagna elettorale, ma tirare le somme su 10 anni di Revoluciòn Ciudadana e su come il paese è cambiato è utile non solo in vista del voto.

Presente buona parte del corpo consolare latinoamericano (a Milano ricordiamo che oggi vi è uno dei corpi consolari più rappresantativi del mondo, con la presenza di quasi tutti gli stati latino e centroamericani), rappresentanti istituzionali e forze politiche, tra cui rappresentanti della segreteria della Federazione di Milano del PRC.

ecuador4Il presidente, accompagnato dal ministro degli Esteri Guillame Long, dall’ambasciatore Juan Fernando Holguín Flores, dalla console generale di Milano Gabriela Vera Basurto ha incentrato il suo intervento su ciò che è stato fatto nel paese e in particolare per i migranti.

Presenti anche i candidati e le candidate per la circoscrizione Europa, Asia e Oceania, in conformità con il riconoscimento di “quinta provincia” ai migranti all’estero: Ester Cuesta e Esteban Melo, candidati deputati, rigorosamente con parità di genere, e Patricia Sosa e Jario Nùñez, candidati alterni. Anche in questo vi è originalità: ogni deputato ha un “alterno” di sesso opposto. Obiettivo è che non vi sia mai un seggio vuoto in Parlamento.

Durante il suo discorso, Correa ha ricordato il Pacto Ético – Patto Etico, una proposta di legge nazionale, ma che è stata presentata anche a livello internazionale.

Partendo dalla valutazione sulla governance globale caratterizzata dai paradisi fiscali (che si traduce in corruzione, riciclaggio di denaro ed evasione fiscale), la proposta si incentra invece sulle buone pratiche in materia di educazione civica, bancaria e tributaria.

Nelle dichiarazioni di Guillame Long, ministro degli Esteri e della Mobilità Umana, durante la presentazione alle Nazioni Unite, ecco la posizione dell’Ecuador contro i paradisi fiscali: “i flussi illeciti di capitali costituiscono un flagello che genera danni gravissimi alle nostre società. Elementi come il segreto bancario o la permissività di alcuni paesi o organismi internazionali rispetto alla libera circolazione del denaro e degli attivi, senza che ne venga verificata l’origine, produce gravi distorsioni nei flussi globali di capitali”.

Infine, “i paradisi fiscali sono inoltre perversi incentivi per l’evasione e l’elusione fiscale, con un conseguente danno per gli Stati e le cittadinanze”, con un “particolare danno per i paesi cosiddetti in via di sviluppo, che tanto hanno bisogno di risorse”.

Il tema del Patto Etico è stato presentato alle Nazioni Unite, insieme alla creazione di uno strumento vincolante per le violazioni ai diritti umani a carico delle multinazionali. La proposta si riassume nella creazione un’istituzione democratica e vincolante per la giustizia fiscale che ponga fine alla vergogna del XXI secolo: i paradisi fiscali.

Sul tema del Patto Etico è stato lanciato un referedum, una “consulta popular” che si terrà il prossimo 19 febbraio, lo stesso giorno delle elezioni, quando saranno rieletti presidente, vicepresidente e Parlamento.

ecuador 2Si richiede che venga probito avere capitali, beni di qualunque tipo, in paradisi fiscali, per chiunque abbia un incarico pubblico.

In caso di vittoria del SI, i funzionari pubblici o politici avranno un anno per ritirare i propri soldi (eventuali) dai paradisi fiscali.

La serata è proseguita con musica e balli, a cui il né il Presidente, né il Ministro si sono sottratti: uno spirito di allegria tipico di questi incontri, che si è concluso con una performance canora del Presidente, accompagnato dal gruppo “Una buena escusa”.

È stato possibile portare un saluto del Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, direttamente al Presidente Correa, all’ambasciatore e al Ministro, ricordando anche l’appoggio espresso dal Segretario Paolo Ferrero alla proposta del Patto Etico (visibile anche sul sito del Ministero degli Esteri dell’Ecuador.


Qui è invece possibile guardare un video con una sintesi della serata e dell’intervento del Presidente.

 

* Responsabile esteri della Federazione Prc di Milano


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