Sinistra, l’anticapitalismo si dichiara

Sinistra, l’anticapitalismo si dichiara

di Checchino Antonini -
Venerdì, sarà resa pubblica una «dichiarazione comune» da parte di militanti politici e sindacali «per la ricostruzione di una sinistra anticapitalista». E’ un’operazione che nasce da settori del No Monti Day, la manifestazione del 27 novembre scorso che aveva aperto uno spazio pubblico per l’opposizione all’austerity “tradito” – come sarebbe toccato anche a “Cambiare si può” – dalla piega che avrebbe preso Rivoluzione civile, a sua volta soffocata nella culla da chi avrebbe voluto fare la ruota di scorta al Pd. Dopo la divaricazione dei partner di quella joint venture (De Magistris che punta a coinvolgere il Pd nella sua giunta, l’Idv verso il congresso, senza Di Pietro ma nell’alveo del centrosinistra, come la Rete di Orlando e l’Azione civile di Ingroia) per la sinistra antiliberista si è aperta una difficile stagione di ripensamento che potrebbe riservare nuovi episodi di rimescolamento. Le firme in calce alla “dichiarazione comune”, fra 48 ore, chiariranno i contorni di questo appello a ricomporre.

Sarà comunque un fine settimana intenso per tutto ciò che si muove a sinistra, fuori dal recinto del centrosinistra e del fiscal compact. Mentre Rifondazione comunista, in un albergo a Bologna, terrà sabato un seminario sul grillismo con relazioni importanti (Biorcio, Pucciarelli, Loris Caruso, Formenti, Mosca, Santoro, Varesi), Alba si interrogherà in un teatro di Firenze sulle occasioni fornite dallo sconquasso elettorale, sulla priorità di un’agenda per uscire dalla crisi e sulle tappe del percorso per un soggetto politico nuovo. Tra gli altri sono previsti contributi di Labate, Paul Ginsborg, Freccero, Bonomi, Viale, Musacchio, Baranes, Monica Pasquino, De Marzo, Formenti, Revelli, Rinaldini, Torelli.

Non distante, in un’aula universitaria, nascerà nello stesso giorno, il “Forum nazionale per una nuova finanza pubblica e sociale”, «Fuori dalla trappola del debito, riappropriamoci della ricchezza sociale!» dopo le assemblee di Roma (2 febbraio) e di Milano (16 marzo), Rivolta il debito, Attac, comitati, reti e cittadini attiveranno le campagne per l’audit locale sul debito e per la riappropriazione sociale della Cassa Depositi e Prestiti. In ordine sparso è ripartita la ricerca del “nuovo soggetto”. I particolari, prossimamente, su Popoff.

da popoff.globalist.it


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