La confessione di Sánchez. Sul sostegno del PSOE al governo Rajoy in Spagna

La confessione di Sánchez. Sul sostegno del PSOE al governo Rajoy in Spagna

di Alberto Garzón Espinosa 

Alcuni mesi dopo le elezioni di dicembre Pedro Sánchez rese noto che stava ricevendo pressioni dal mondo imprenditoriale (per essere più precisi, dalle grandi imprese). L’obiettivo di tali pressioni era evitare che noi di Unidos Podemos (all’epoca divisi) potessimo avere influenza nel futuro Governo. Le pressioni ebbero successo e Sánchez negoziò un patto soltanto con Ciudadanos. Ciò gli permise di prolungare il suo mandato alla guida del PSOE. Dopo le elezioni di giugno le grandi imprese hanno troncato una volta per tutte le gambe a Sánchez, che sembrava voler esplorare adesso ciò che allora non gli era stato concesso. Ieri Sánchez ha ammesso – un’altra volta – l’esistenza di queste pressioni e ha indicato in Felipe González e Susana Díaz le cinghie di trasmissione. Il che ha una certa importanza, dal momento che lo dice lui e mezzo Paese lo ascolta. Ma la conclusione è netta: il PSOE come struttura è, nonostante questi tentativi di ribellione, un ulteriore strumento dell’oligarchia di questo Paese. Per questo Rajoy è presidente. 

31 ottobre 2016

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Il portavoce del PSOE si felicita con il presidente Rajoy per riconferma

traduzione di Angelica Bufano - brigata traduttori


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