Pisa: come si apre una nuova sede di Rifondazione Comunista

Pisa: come si apre una nuova sede di Rifondazione Comunista

Abbiamo già riferito dell’inaugurazione della nuova sede provinciale di Rifondazione Comunista a Pisa. Nel complimentarci con i compagni e le compagne segnaliamo la pagina del sito della federazione in cui raccontano come si è arrivati all’inaugurazione della nuova sede. Invece di piangersi addosso per l’insostenibilità economica della vecchia sede i compagni si sono rimboccati le maniche per aprirne una nuova.

Si comincia col report del Comitato Politico Federale del 20 aprile scorso nel corso del quale si è preciso di procedere all’acquisto della nuova sede:

Una sede dove re-incontrarsi, dove ri-tessere relazioni umani e politiche tra Compagni e Compagne, un luogo dove costruire futuro e rapporti. Si, certo, anche rapporti con un immenso condominio, con un quartiere vivo e giovane, con una città che oggi, proprio per la mancanza di un nostro luogo fisico dove “costruire”, abbiamo da ripensare, ristrutturare, riorganizzare

Ma non solo: un luogo facilmente raggiungibile dalla provincia, una sede utilizzabile, una sede che ogni Compagna e ogni Compagno (non importa che sia di Rifo) dovrà sentir sua, anzi nostra!!!

L’ assunzione di responsabilità per “la totale copertura della rata mensile dell’eventuale mutuo con entrate certe, lasciando a progetti di auto-finanziamento la sole spese di gestione dell’immobile”.

Poi c’è il certificato notarile d’acquisto, il manifesto per l’autofinanziamento dell’acquisto.

E’ del 2 giugno la lettera indirizzata alle organizzazioni pisane: 

Siamo consapevoli che sarà un impegno enorme, un impegno che ci obbliga a condividere la nostra proposta con chi sino ad oggi ci ha guardato con curiosità, con attenzione ma a cui non abbiamo saputo infondere fiducia per il futuro; a condividerlo con chi in passato ha militato, è stato protagonista delle lotte delle lavoratrici e dei lavoratori e che oggi solamente spera, solamente sognaa condividerlo con chi, come voi, in altre organizzazioni, con altre modalità persegue i nostri stessi obbiettivi.

Seguono la galleria fotografica che mostra lo stato dei locali al momento dell’acquisto, il progetto di ristrutturazione, le autorizzazioni, e finalmente il cartello inizio lavori con data 2 agosto.

La lettera ai compagni e alle compagne del 5 agosto invita al lavoro volontario:

Tutte le Compagne e i Compagni dei circoli territoriali che hanno qualche ora a disposizione,  materiali da lavoro da condividere e l’entusiasmo di questo momento si mettano in contatto con noi per organizzarci:  c’è bisogno di tutte e tutti voi

materiale di cui c’è bisogno: cacciaviti, avvitatore, prolunga, prese/riduzioni, trincetto, mazzuolo, scalpello, martelletto pneumatico, mestole, paiole, secchi, forbici, pala, guanti, mascherina, sacchi per immondizia robusti, scatoloni vuoti, scaleo, granate e cassette.

Una dettagliata galleria fotografica dà conto dei lavori conduce fino alle lettere con cui si invita all’inaugurazione i compagni e anche i condomini:

Essendo una sede di partito sarà vissuta per le attività prettamente politico-istituzionali ma, visto il carattere aperto che caratterizza la nostra comunità, ciò che auspichiamo è anche un utilizzo sociale e collettivo di questi spazi.

É per questo che ci presentiamo con queste poche righe a tutti voi residenti, commercianti, artigiani, giovani, anziani, lavoratrici, pensionati, studenti che quotidianamente vi trovate a passare davanti alla nostra sede invitandovi a proporci iniziative che, se non contrastano con la nostra cultura, con i nostri obbiettivi saremo ben felici ed orgogliosi di accogliere. Dalle riunioni di condominio al compleanno di una figlia o figlio, da leggere un libro in tranquillità alla possibilità di vedere un film tutti insieme: è nostra intenzione mettere a disposizione gli spazi della sede per soddisfare anche queste esigenze.

Il racconto si conclude con le foto dell’inaugurazione con la partecipazione del segretario nazionale Paolo Ferrero e del tesoriere Marco Gelmini.

Un buon inizio per una comunità di militanti che non si arrende e non si rassegna.

articolo su Il Terreno pisa prc


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