
Operaio ucciso, Ferrero: Siamo alla barbarie, con l’assassinio politico di Piacenza sembra di essere tornati agli inizi del secolo scorso»
Pubblicato il 15 set 2016
«Le nostre più sentite condoglianze alla famiglia, agli amici, ai colleghi dell’operaio travolto e assassinato oggi a Piacenza nel corso di un picchetto e la nostra solidarietà all’Usb e a tutti i lavoratori della logistica. E’ un episodio di una gravità inaudita, che ci parla della barbarie in cui siamo ripiombati, come se fossimo tornati agli inizi del secolo scorso quando chi lottava per i propri diritti metteva in gioco la propria vita. C’è una responsabilità precisa del governo che ha lasciato che la situazione dei lavoratori, in particolare quella della logistica, che protestano da mesi, precipitasse a questi livelli. Così come il governo non ha fatto nulla per portare alla firma dei Contratti Nazionali di lavoro, rifiutandosi addirittura di firmare i Contratti che lo riguardano.
Queste cose non devono accadere nel 2016 in un Paese che si dice civile. Si faccia piena verità e giustizia sulla morte del lavoratore e si puniscano i mandanti dell’omicidio».
Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
15 settembre 2016
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il comunicato UN ASSASSINIO PADRONALE PER DIFENDERE IL PROFITTO Scioperi e manifestazioni in tutto il Paese.
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