Come li hanno aiutati a casa loro. Quattro vicende africane e l’intromissione della CIA

Come li hanno aiutati a casa loro. Quattro vicende africane e l’intromissione della CIA

Vi proponiamo la traduzione dal sito della BBC certamente non sospettabile di antimperialismo di un articolo in cui si elencano alcune operazioni della CIA nel continente africano. 

 La CIA  (Central Intelligence Agency) agenzia di spionaggio statunitense vanta da tempo la propria partecipazione in questioni prettamente africane. A questo proposito non desta stupore quanto riportato dal Sunday, periodico britannico, secondo cui l’arresto di Nelson Mandela, nel 1962, sia avvenuto dopo una soffiata dell’agenzia.

La maggior parte delle intromissioni si è verificata durante gli anni della Guerra Fredda, nello scontro che vedeva gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica contendersi l’egemonia  planetaria.

Le operazioni segrete della CIA sono per loro natura difficili da provare con certezza.

Ciò nonostante ricerche riguardo l’attività dell’agenzia, così come le rivelazioni di ex agenti, hanno portato a galla diversi episodi  in cui l’intelligence statunitense ha cercato di influenzare gli eventi.

mandela

Qui di seguito sono riportate quattro vicende:

1)      1961- L’assassinio di Patrice Lumumba in Congo

 

Patrice Lumumba divenne nel 1960 primo ministro del Congo indipendente, la sua carica non durò più di qualche mese, venne destituito e assassinato nel gennaio del 1961.

Nel 2002 il Belgio, ex potenza coloniale, ha ammesso la propria responsabilità nell’assassinio, ciò nonostante gli Stati Uniti non hanno mai fornito spiegazioni riguardo il loro ruolo, malgrado i sospetti di lunga data.

Il presidente americano Dwight D. Eisenhower allarmato dalla diffusione del comunismo temeva che il Congo potesse seguire l’esempio cubano.

Secondo una fonte citata nel libro che tratta l’assassinio Death in the Congo , è stato lo stesso Eisenhower a dare “l’ordine di uccidere Lumumba. Non vi era alcuna discussione; e l’incontro [ Consiglio Nazionale di Sicurezza] passò semplicemente ad altro”.

In ogni modo, il piano della CIA di avvelenare il dentifricio di Lumumba non è mai stato eseguito, così come dichiarato alla BBC nel 2000 da Lawrence Devlin, a quel tempo responsabile della sezione in Congo.

 Un’indagine sui documenti dell’epoca desecretati, appartenenti al governo statunitense evidenzia come la CIA fosse “inizialmente interessata all’eliminazione di Lumumba, non solo attraverso l’assassinio ma se necessario anche attraverso una serie di somministrazioni non letali”.

 Mentre non c’è alcun dubbio che la CIA volesse Lumumba morto, l’indagine non indica un coinvolgimento statunitense diretto nella sua eventuale uccisione.

 patrice lumumba

 

2)      1965- Deposizione del primo presidente ghanese Kwame Nkrumah.

 

 Kwame Nkrumah, primo presidente del Ghana indipendente, venne destituito dal colpo militare che ebbe luogo nel 1966, mentre quest’ultimo era fuori dal paese.

Lo stesso Nkrumah, in seguito, ebbe il sospetto che nella sua destituzione gli Stati Uniti avessero giocato il loro ruolo e in un libro del 1978 l’ex ufficiale della CIA , John Stockwell, confermò questa teoria.

 Nel suo libro In Search of Enemies, Stockwell dichiara che non è presente in nessun documento dell’agenzia un’autorizzazione ufficiale al golpe, ma continua dicendo che “ciò nonostante, la sezione di stanza ad Accra venne incoraggiata, dalla sede centrale, a mantenere rapporti con i dissidenti”.   

 “Venne stanziato un fondo cospicuo e si mantenne una relazione intima con i cospiratori mentre un colpo di stato veniva escogitato”.

A quanto riportato dall’ex ufficiale, il coinvolgimento della CIA in Ghana divenne sempre più intenso e  agli stessi agenti sono stati proposti “riconoscimenti in via non ufficiale per un eventuale colpo di stato”.

 Un documento desecretato del governo americano dimostra la volontà di destituire il presidente, ma non vi sono informazioni ufficiali di supporto al colpo di stato.

Un altro documento, redatto una volta avvenuto il golpe, descrive la deposizione di Nkrumah come una “manna dal cielo. Nkrumah stava danneggiando i nostri interessi più di qualsiasi altro black African”.

 Nkrumah

 

3)      Anni ’70- opposizione al MPLA in Angola

  Ottenuta l’indipendenza dal Portogallo nel 1975, tre fazioni in concorrenza tra loro si disputavano il controllo dell’Angola, e il MPLA (Movimento Popolare di Liberazione dell’Angola) guidato da Agostinho Neto subentrava nella capitale, Luanda.

Stockwell, responsabile dell’operazione segreta dell’agenzia di spionaggio statunitense in Angola nel 1975, scrive che Washington decise di opporsi al MPLA, per via della sua vicinanza all’Unione Sovietica, e di supportare il FNLA (Fronte Nazionale di Liberazione dell’Angola), nonostante tutte le tre fazioni avessero ricevuto, in precedenza,  aiuti dai paesi del blocco comunista.

 Stockwell in un video documentario, segue con le dichiarazioni, tra le quali quella che vede 
la CIA coinvolta in un’azione segreta d’importo d’armi, inclusi 30.000 fucili, introdotti nel 
paese attraverso Kinshasa nel limitrofo Zaire, oggi conosciuto come Repubblica Democratica 
del Congo.

 Inoltre, afferma che gli ufficiali della CIA hanno persino addestrato combattenti per la lotta armata.

Un documento desecretato del governo statunitense riguardo  una discussione dettagliata tra il direttore della CIA, il segretario di Stato e altri esponenti, dimostra il sostegno offerto dalla CIA alle forze opposte al MPLA.

Gli Stati Uniti continuarono a supportare Unita (Unione Nazionale per l’Indipendenza Totale dell’Angola) durante gran parte della guerra civile, nello scontro con il MPLA, sostenuto a sua volta da Cuba.

 nehto

4)      1982 – La solidarietá al ciadiano Hissene Habre.

 

 Hissene Habre fallì nel suo tentativo di prendere il potere con la forza, nel 1980 nel Ciad.

Ciò nonostante i suoi sforzi portarono il presidente Goukouni Oueddei a chiedere aiuto al colonnello libico Mu’ammar Gheddafi, che con i suoi soldati fu in grado di respingere Habre e costringerlo all’esilio.

La proposta di un’alleanza tra la realtà libica e ciadiana iniziò a scuotere gli Stati Uniti, soprattutto perché Gheddafi iniziava ad essere visto come un sostenitore delle attività antiamericane.

Nella rivista Foreign Policy Michael Bronner scrive che il direttore della CIA, assieme al segretario di Stato, “si unirono e iniziarono a dare vita all’idea di una guerra segreta in collaborazione con Habre”.

Si suppone che gli Stati Uniti allora abbiano sostenuto Habre nella sua azione contro il presidente nel 1982, e l’abbiano poi supportato durante il suo violento dominio.

 hissen habre


 articolo originale Four more ways the CIA has meddled in Africa

Traduzione a cura di Giorgia Di Luca

per aderire alla brigata traduttori mandare una mail a traduttori@rifondazione.it

 

 


Sostieni il Partito con una



 
Appuntamenti

PRIVACY







o tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.